Calabria, tartaruga in pericolo di vita per il mare inquinato

Rischia l’amputazione di due arti impigliati in metri di lenza. La sua vita è in pericolo

Calabria, tartaruga in pericolo di vita per il mare inquinato

Dopo la balena morta perché aveva ingerito quaranta chili di plastica, è Afrodite il simbolo dell'inquinamento dei mari. È una tartaruga marina che ora rischia l'amputazione degli arti anteriori. Corre, quindi, pericolo di vita. Pensate a una tartaruga senza due arti. Come fa a nuotare, a vivere? A darne notizia su Facebook è il centro recupero tartarughe marine di Brancaleone, in Calabria. Un vero e proprio ospedale per tartarughe marine che soccorre, cura e rilascia in mare tutti gli esemplari trovati in difficoltà nei mari calabresi e sullo Stretto di Messina.

La struttura prende il nome dall'associazione ambientale no-profit "Naturalmente Brancaleone" che gestisce l'ospedale.
Sono proprio i volontari che hanno chiamato Afrodite l'ultimo esemplare di bellezza animale, la tartaruga vittima dell'uomo e dei suoi rifiuti in mare. Toccante il video che il centro ha condiviso su Facebook e che sta facendo il giro del web.

L'animale è stato trovato e segnalato dalla Guardia Costiera di Reggio Calabria. A notarlo un diportista. Afrodite galleggiava in evidente difficoltà. "La sua storia clinica è molto triste e la sua situazione attuale è molto critica. Ha i due arti anteriori completamente compromessi e purtroppo si pensa all’amputazione di entrambi gli arti, quindi la possibilità di sopravvivenza in queste condizioni.. si abbassa moltissimo" dichiara nel video il veterinario.

A stringerle gli arti non permettendo più la circolazione sanguigna svariati metri di lenza in nylon usata per la pesca e un galleggiante in legno utilizzato dai pescatori per raccogliere la lenza in avanzo, oltre a un cerchione da bicicletta.
"Uno dei tanti rifiuti che si trova in mare e che la tartaruga ha incontrato durante il suo viaggio" sottolinea ancora il veterinario.

Da ieri Afrodite è a Bari per le visite specialistiche del professor Di Bello da tempo anche lui impegnato nella lotta per la

salvaguardia delle tartarughe. La storia di Afrodite la cui vita è ora compromessa, è solo una delle tante. La riflessione, però, è solo una: l'inquinamento dell'uomo continua a compromettere la natura e il mondo animale.

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