È passato solo un mese da quel 23 di aprile in cui i leader europei, di fronte alle tragedie dei migranti affogati nel mar Mediterraneo, decisero di muoversi in aiuto dell'Italia nell'emergenza profughi. David Cameron, in piena campagna elettorale, aveva promesso un impegno concreto della Gran Bretagna in quella che chiamava "la tragedia del Mediterraneo". Così aveva inviato due navi e tre elicotteri, affermando che il suo era il Paese "con il budget più consistente e darà un contributo reale con la sua marina militare".
Da quel giorno ne è passata di acqua sotto i ponti, soprattutto c'è stato quell'accordo (ancora lontano dall'essere operativo) tra i leader europei sulla redistribuzione dei migranti. Il governo britannico si era subito dichiarato contrario, posizione che è stata confermata negli ultimi giorni anche dal minsitro dell'Interno Theresa May. Ma fino ad oggi la partecipazione delle navi britanniche alle operazioni di salvataggio in mare non era mai stata messa in dubbio. Eppure, secondo quanto scrive il Guardian, Londra potrebbe ritirarsi nelle prossime tre settimane dalla missione di salvataggio, richiamando nei porti inglesi l'unità da sbarco Bulwark, la nave ammiraglia della Royal Navy.
Il ministro della Difesa londinese, infatti, ha confermao che l'accordo di partecipazione alla missione di salvataggio era stato firmato per soli 60 giorni e che necessiterebbe, ora, di un rinnovo che ancora non è entrato nell'agenda dei governi inglese e italiano. La nave aveva iniziato le sue operazioni lo scorso maggio, e potrebbe lasciare i mari al nord della Libia il prossimo 5 luglio. "Non è stata fissata una data definitiva per il ritiro", ha riferito una portavoce del ministero della Difesa, assicurando però che "tutte le opzioni vengono prese in considerazione".
Cameron ha più volte pubblicamente espresso il suo consenso verso l'azione della nave britannica nel "ruolo chiave nel salvare vite".
Domani Cameron incontrerà Matteo Renzi durante la visita all'Expo, e dovrebbero parlare anche della crisi dell'immigrazione: il premier italiano dovrà cercare di ottenere nuova solidarietà dal partner britannico. Solidarietà che duri più di 60 giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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