Carabiniere spara al maresciallo e si barrica in caserma: paura ad Asso

Non si conoscono ancora le reali condizioni di salute di Doriano Furceri

Carabiniere spara al maresciallo e si barrica in caserma: paura ad Asso

È scattato l'allarme nella caserma dei carabinieri di Asso, dove, durante la serata di oggi, ha avuto luogo una sparatoria.

Stando alle poche notizie filtrate fino ad ora, a impugnare l'arma da fuoco e rivolgerla contro un proprio collega sarebbe stato il brigadiere Antonio Milia. Per quanto concerne la vittima, invece, dovrebbe trattarsi del maresciallo Doriano Furceri, anche'egli assegnato alla medesima stazione di via Praeli. Il responsabile sarebbe ancora asserragliato all'interno dello stabile, e starebbe impedendo a chiunque anche solo di avvicinarsi per verificare le condizioni del maresciallo.

Milia avrebbe aperto il fuoco contro il proprio collega esplodendo un primo colpo di pistola, seguito, stando a quanto riferito da qualche testimone, almeno da altri due spari. Come anticipato, non si conoscono al momento le esatte condizioni di salute della vittima: l'unica certezza è che il brigadiere si trova ancora barricato all'interno della caserma.

Sul luogo, nel frattempo, sono sopraggiunti da Milano gli uomini del Gis (Gruppo di intervento speciale dell'Arma), mentre tutto l'edificio è stato circondato numerosi carabinieri in tenuta anti proiettile.

I problemi di salute

Antonio Milia, a causa di alcuni problemi di natura psicologica, era stato ricoverato qualche giorno presso il reparto di psichiatria dell'Ospedale Sant'Anna di Como. Dopo qualche mese di convalescenza, una volta ricevuto il via libera dalla Commissione Medico Ospedaliera, il brigadiere aveva recentemente potuto riprendere servizio. Stando ad alcune fonti, tuttavia, si trovava attualmente in ferie.

Il trasferimento

Doriano Furceri era stato trasferito ad Asso a febbraio, dopo ben 17 anni nei quali aveva ricoperto l'incarico di comandante della stazione di Bellano, in provincia di Lecco. Secondo quanto riferito da Ansa, il trasferimento era stato disposto dopo che da dicembre del 2021 il militare era divenuto oggetto di ingiurie e accuse, con scritte apposte sui muri del paese che denunciavano presunte relazioni intrattenute dallo stesso con più di una donna sposata. Un'altra scritta rivelava invece delle irregolarità relative alla situazione lavorativa della moglie di Furceri.

Il comando provinciale di Lecco spiegò subito che "i fatti che riguardano il comandante della stazione di Bellano sono al vaglio dell'autorità giudiziaria e sono anche oggetto di un'autonoma inchiesta avviata dall'Arma dei carabinieri per stabilire i contorni della vicenda e anche per valutare la sussistenza o meno dei requisiti per la permanenza del militare nell'attuale incarico o di un eventuale trasferimento altrove, vanno verificati i fatti anche a tutela dell'interessato". Detto fatto, il comandante fu trasferito ad Asso nel mese di febbraio del 2022. Ovviamente al momento non è possibile chiarire se questi fatti possano essere in qualche modo correlati dell'aggressione subita in serata.

"L'ho ammazzato"

In questi momenti così tesi trapelano dettagli inquietanti.

Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, parlando con i militari all'esterno della caserma, il brigadiere Antonio Milia avrebbe urlato "l'ho ammazzato" riferendosi al luogotenente Doriano Furceri. Si attende l'arrovo degli specialisti del Gis dell'Arma.

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