Case e affitti, Lupi: "Pronto il nuovo piano per il 2014"

Ecco cosa cambia: cedolare secca al ribasso, proroghe di contratto di locazione e morosità incolpevole

Case e affitti, Lupi: "Pronto il nuovo piano per il 2014"

Diminuzione della cedolare secca, nuova spinta all'edilizia sociale, fondo per affitti. Questi i punti focali del nuovo piano per il 2014 creato dal ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi ai tempi del governo Letta e che mercoledì prossimo il premier Matteo Renzi varerà insieme al Jobs Act e alle misure per la scuola.

Fra i provvedimenti, la cedolare secca sulle abitazioni vedrà un ribasso di 5 punti - per chi mette sul mercato a canone concordato gli alloggi sfitti -, passando dal 15 al 10% nell'arco di quattro anni. La nuova cedolare andrà quindi a sostituire provvedimenti come l'Irpef e le addizionali sul reddito degli affitti, l’imposta di registro e il l’imposta di bollo alla registrazione, l’imposta di registro sulle risoluzioni e le proroghe del contratto di locazione. Intanto, il governo lavora anche sul plafond di 2 miliardi di Cdp che dal mese prossimo dovrebbe essere girato alle banche, che provvederanno poi a erogarlo. Anche in questo caso la priorità saranno i mutui per le giovani coppie e le ristrutturazioni. I Comuni potranno creare agenzie che diano garanzie ai proprietari di case che affittano a canone concordato sia sul pagamento dell'affitto, sia su eventuali danni, così come sul rientro in possesso dell'alloggio a fine locazione. Lupi ha anche in serbo novità nel campo dell'edilizia popolare: parte del piano sarà infatti dedicata al recupero degli alloggi sociali, con agevolazioni alla ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici, sottoposto a rigide verifiche e scadenze temporali, sul modello del decreto del fare. Vi è poi anche una sezione sulla morosità incolpevole: questo provvedimento garantisce il rischio di morosità a tutti gli affituari momentaneamente in difficoltà, rendendo di fatto lo sfratto per il mancato pagamento più difficile.

È oltretutto prevista la possibilità da parte degli stessi inquilini di acquistare gli alloggi sociali, attraverso un triplice intervento: la duratà del mutuo fino a 30 anni - decisa in concomitanza con CDP/ABI, un fondo per la concessione di contributi in conto interesse che permette mutui a tasso agevolato e la garanzia statale sul mutuo stesso, prevista dalla legge di stabilità. Inoltre, ci saranno nuove detrazioni per gli inquilini degli alloggi sociali, con un taglio di circa 900 euro per redditi bassi (fino a 15.500 euro) che si dimezzano a 450 euro per quelli medi (fino a 31mila euro), un inizio di agevolazioni per i cittadini disagiati.

Ultimo punto - già definito - è il cosiddetto rent to buy, ovvero la facoltà, dopo sette anni di corresponsione di canoni di affitto, di acquistare un alloggio sociale scalando parte dell'affitto pagato dal costo dell'alloggio stesso.

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