Caso molestie in Vaticano, "ecco chi ha insabbiato"

Molestie in Vaticano, arrivano nuove testimonianze. Secondo quanto mostrato da Le Iene potrebbero esserci state delle insabbiature

Caso molestie in Vaticano, "ecco chi ha insabbiato"

Arrivano ulteriori sconcertanti rivelazioni sul caso riguardante le molestie sessuali che sarebbero avvenute in Vaticano, nel preseminario San Pio X. La vicenda pubblicata nel libro di Gianlugi Nuzzi è stata approfondita in queste settimane da Le Iene. Il programma di Italia Uno - durante i servizi mandati in onda nelle recenti puntate - ha fatto emergere una serie di testimonianze che confermerebbero la veridicità delle accuse mosse nei confronti di un ex seminarista, lo stesso che ora presterebbe servizio come sacerdote presso la diocesi di Como. Una storia potenzialmente sconcertante, che coinvolgerebbe persone all'epoca minorenni. Il primo ad essere stato intercettato da Gaetano Pecoraro de Le Iene è stato Kamil, un possibile testimone chiave che aveva segnalato le presunte molestie sessuali mediante un esposto caduto nel vuoto. Pecorario ha poi intervistato la prima presunta vittima, che ha confermato pienamente quanto raccontato dal giovane testimone polacco.

Nelle puntate successive, la Iena ha intervistato una seconda presunta presunta vittima e un sacerdote. Entrambi hanno aggiunto particolari utili a chiarire una storia che appare sempre più sconvolgente. Tuttavia, il vescovo di Como Diego Coletti sembra non essere dello stesso parere: "...Mi è parso di capire che molte delle cose avevano un nucleo di verità ma erano arricchite da fantasie. Io ho fatto un paio di visite specifiche su questo punto al seminario cercando di mettermi a disposizione di chi aveva qualcosa da denunciare o da lamentarsi o da dire - ha dichiarato Coletti a Le Iene - Venivano a parlare con me a quattrocchi, ho cercato di ascoltare gli altri e non è venuto fuori nessun riscontro...". Secondo Marco - la prima presunta vittima ascoltata da Le Iene - Coletti non avrebbe mai ascoltato ufficialmente i chierichetti del preseminario San Pio X, almeno durante gli anni nei quali lo stesso Marco è stato presente in Vaticano. Sarebbe stata la vittima, in realtà, a recarsi da Monsignor Coletti per segnalare le presunte molestie.

Ma è un'altra la testimonianza che rischia di scuotere le mura vaticane: Gaetano Pecoraro ha raggiunto don Andrea Stabellini, vicario giudiziale. Il giudice del tribunale ecclesiastico - secondo quanto raccontato da una fonte a Le Iene - si sarebbe recato a Roma, in passato, per rimuovere Mons. Radice, proprio per via delle lettere sui presunti casi di abusi avvenuti nel preseminario. Radice - ai tempi - era superiore del San Pio X. Ma Strabellini - dice il sacerdote intervistato sul caso degli abusi - sarebbe rimasto al suo posto grazie al Cardinale Comastri, vicario generale del Papa, che avrebbe detto al giudice ecclesiastico di "cestinare tutto".

Strabellini, intervistato da Pecoraro, ha dichiarato di non avere la competenza di rimuovere nessuno, di aver avuto però l'intenzione di sostituire Monsignor Radice e di aver portato il suo parere al vescovo riguardo la vicenda delle presunte molestie sessuali. Le frasi che Le Iene carpiscono a Strabellini abbassando la telecamera, però, sembrano svelare l'esistenza di alcune possibili coperture: "Bisognava procedere con i gradi giusti di giudizio. Ho provato a risolvere il caso diversamente, il mio giudizio era che c'era sostanza sufficiente per procedere". E ancora: "Io le assicuro che non sono un disonesto. Io avevo il ragionevole dubbio che si dovesse procedere...Diego Coletti chiese di non dar luogo a procedere. Dice di aver fatto ulteriori indagini e che il caso è risolto così...Mi disse di aver sentito due persone... hanno parlato Comastri e Coletti".

Pecoraro, che incalza con le domande, a quel punto chiede a Strabellini: "Chi ha insabbiato tra Coletti e Comastri?" Il vicario giudiziale risponde: "Entrambi".

Nel frattempo è partita la caccia via web alla persona che sarebbe al centro di tutta questa storia, quella accusata di molestie sessuali. Secondo alcuni, il sacerdote in questione sarebbe don Gabriele Martinelli.

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