Caso di scabbia a Treviso, profilassi per i medici coinvolti

Diagnosticata la scabbia ad un giovane ghanese ospite della caserma Serena a Treviso: profilassi immediata per un intero reparto dell'ospedale

Caso di scabbia a Treviso, profilassi per i medici coinvolti

Caso di scabbia all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. Disposta l'immediata profilassi per il personale sanitario entrato in contatto con il paziente portatore, un giovane originario del Ghana, ospitato alla caserma Serena, così da evitare la diffusione in reparto dell'infezione cutanea, altamente contagiosa. L'immigrato è stato condotto in ospedale per un forte rush cutaneo e problemi di circolazione. I medici che lo hanno visitato, insospettiti dalla presenza di un'importante irritazione con arrossamenti e prurito in varie parti del corpo, dopo un'attenta analisi gli avrebbero diagnosticato la scabbia.

Come riporta La Tribuna di Treviso, l'Usl 2 non conferma l'episodio ma, come da prassi in questi casi, è chiamata a inviare una segnalazione in Prefettura. Molto probabilmente, nelle prossime ore, si valuterà il da farsi. Non è esclusa un'operazione di disinfestazione all'interno della caserma che accoglie oltre 450 migranti. Trattandosi di un luogo ad alta concentrazione di persone, con dormitorio e servizi igienici in comune, potrebbe rendersi necessario un intervento per evitare la diffusione delllo Sarcoptes Scabiaei, responsabile della malattia.

Dato che il microorganismo che si diffonde con grande facilità per contatto diretto della cute, sono fondamentali il lavaggio e la sterilizzazione di vestiti, lenzuola, materassi, asciugamani e altri oggetti dove si potrebbero depositare i parassiti e le loro uova.

Step successivo sarà il trattamento farmacologico di eventuali persone entrate in contatto con il giovane che sarebbe tutt'ora ricoverato in ospedale per seguire la terapia a base di pomate.

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