Cassino, migranti in protesta da giorni per il cibo e le condizioni

Migranti in protesta a Cassino. I richiedenti asilo avrebbero bloccato il furgoncino del cibo e denunciato le condizioni fatiscenti della struttura

Cassino, migranti in protesta da giorni per il cibo e le condizioni

Un'altra protesta dei migranti a Cassino. Nella città martire continuano a verificarsi episodi di questo tipo. Almeno due, infatti, sarebbero state le rimostranze dei richiedenti asilo ospitati da una cooperativa nel corso dell'ultima settimana. E nel mirino dei migranti, questa volta, sarebbero finiti la scarsa qualità del cibo, il ritardo nella consegna dei permessi di soggiorno e le condizioni igienico-sanitarie della struttura in cui risiedono.

Martedì scorso, si legge sul quotidiano locale Ciociaria Oggi, i migranti hanno bloccato il furgoncino che trasporta gli alimenti. Poi, nel corso dei giorni successivi, ecco la protesta per i documenti che non sarebbero ancora arrivati nonostante il trascorrere di un anno solare. Lamentele che si sarebbero declinate per quattro giorni anche attraverso telefonate al 113.

La struttura interessata da questi reclami, si apprende invece qui, è quella di via Vaglie, la stessa per cui l'amministrazione comunale della città del basso Lazio avrebbe decretato una mancanza di agibilità. Benedetto Leone, che è l'assessore ai servizi sociali, ha annunciato verifiche su tutti i plessi territoriali. L'amministrazione comunale, inoltre, non pare disposta ad ospitare ulteriori migranti nel cassinate:"Mi è arrivata la richiesta di una cooperativa già operante a Cassino, la quale voleva una lettera di presentazione da poter allegare alla partecipazione di un nuovo bando della prefettura. Ho risposto assolutamente No. Perché penso che la città abbia già un numero superiore di richiedenti asilo rispetto a quanto dovrebbe averne e perché dobbiamo fare una battaglia per la clausula di salvaguardia che, ad oggi, non è stata applicata", ha dichiarato l'assessore al quotidiano citato.

Le verifiche, intanto, sembrano aver evidenziato problematiche strutturali: centouno profughi sarebbero ospitati in spazi fatiscenti. Una vera e propria commissione presieduta dal viceprefetto Raio, ha scritto la giornalista Katia Valente, avrebbe visitato la struttura per più di un'ora.

Tre, infine, sarebbero i migranti deferiti per aver "insultato e "minacciato" due operatori della cooperativa. Una denuncia, invece, sarebbe arrivata dai profughi stessi, che avrebbero così segnalato il tutto al Commissariato di polizia della zona. Cassino, insomma, ancora teatro di proteste.

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