Lo studio legale più famoso di Roma, quello di Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli e partners (Gogc), è stato scelto per assistere Atac nel contenzioso immobiliare con Bnl Paribas. Peccato che lo studio sia anche lo storico legale di fiducia della banca.
La storia al centro del dibattito è iniziata dieci anni fa, quando l'Atac ottenne il via libera per costruire la sede di "Palazzo della Mobilità", al Castellaccio, area di proprietà della Bnp Paribas. L'immobile avrebbe dovuto essere consegnato entro la fine del 2011 e Atac avrebbe dovuto versare alla banca 20 milioni di euro per ogni acconto sull'avanzamento dei lavori, per un totale finale che avrebbe dovuto raggiungere i 118 milioni. Poi l'operazione viene bloccata. Allora Atac individua un altro immobile, in una zona attigua e in fase di completamento, e si impegna a pagare tre anni di affitto, senza possibilità di recesso. Così, per alcuni anni l'azienda dei trasporti versa ancora rate per il Palazzo della Mobilità, ma in più deve pagare l'affitto dell'altro stabile. Dal bilancio del 2015 emerge che Atac aveva un debito di 182 milioni di euro, con diverse banche, tra cui anche la Bnl Paribas. Ora la banca vuole ricevere il credito che le spetta, come riporta La Verità.
Per far fronte alle richieste della banca è stato scelto lo studio Gianni e Origoni.
Ma Virginia Raggi forse non sa che i loro avvocati hanno assistito la Bnp Paribas Reim lo scorso anno e quest'estate le trattative tra Telepass e la Bnp Paribas. Non solo. Lo studio legale aveva assistito anche la società dei Benetton, Atlantia-Autostrade nell'operazione Abertis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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