Cavoli triturati con le scarpe e cibi avariati: chiuso ristorante cinese

Involtini primavera preparati con cavoli pestati con le scarpe, cibi avariati e lavoratori in nero: chiuso ristorante cinese in provincia di Verona

Cavoli triturati con le scarpe e cibi avariati: chiuso ristorante cinese

Non dev'essere piacevole notare che, nella cucina del ristorante cinese in cui si sta per consumare un piatto di involtini primavera, gli ingredienti vengono letteralmente triturati con le suole delle scarpe. Questo è quanto accaduto al cliente di un locale etnico di Caldiero in provincia di Verona. Il ristorante è stato sottoposto a controlli dopo la dovuta segnalazione di quanto accaduto da parte della guardia di finanza. Sono state rilevate violazioni delle più elementari norme igieniche ma anche lavoratori non regolari all'interno del locale. La notizia è stata riportata da Veronasera.

Tutto è partito proprio dal cliente, che ha ravvisato l'anomalia della preparazione dei piatti nel ristorante etnico, in contravvenzione di ogni norma igienica ma anche di buon senso. Da qui la chiamata alle forze dell'ordine. Le fiamme gialle della Compagnia di Soave, supportate dall'ausilio dei carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni (Nas) di Padova e dei funzionari dell'Ulss 9 di Verona hanno rilevato gli estremi per avviare un'indagine. Nel mirino è finita la società titolare dell'attività, gestita da cittadini di nazionalità cinese. I controlli sono serviti agli uomini delle forze dell'ordine e del controllo sanitario per accertare le evidenti violazioni igieniche nei locali adibiti alla preparazione degli alimenti.

I cavoli pestati con le suole delle scarpe, infatti, non rappresentavano l'unica anomalia in quella cucina, dove sono stati rinvenuti anche alimenti avariati e scaduti, non certo adeguati alla vendita e alla preparazione. Inoltre, i Nas e l'Ulss hanno rilevato precarie condizioni igieniche dell'ambiente in cui i piatti venivano preparati prima di essere portati sulla tavola degli ignari clienti. Inevitabile procedere al sequestro dei locali per gli uomini delle forze dell'ordine.

Dai controlli effettuati dalla Gdf di Soave, inoltre, è emersa l'irregolarità di uno dei lavoratori impiegati nel ristorante, che operava "in nero" all'interno del locale. Tutti i lavoratori erano di nazionalità cinese. Queste e altre violazioni sono costate al titolare importanti sanzioni pecuniarie.

Ma non solo, perché per lui è arrivata anche la segnalazione alla competente direzione provinciale del Lavoro per l’applicazione di ulteriori sanzioni accessorie. Per il momento il ristorante non potrà riprendere la sua normale attività fino a quando non verranno ripristinante le corrette condizioni igienico-sanitarie.

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