Cresce il numero dei focolai, a oggi ce ne sono 1.374 attivi. Oltre il 60% è stato individuato grazie ai test e al tracciamento dei contatti. I nuovi contagiati hanno una età media di 29 anni e solo un terzo è risultato sintomatico. Sono quindi i giovani in questo momento quelli maggiormente a rischio contagio, ma il loro quadro clinico risulta meno grave.
In Italia 1.374 focolai attivi
È stato il report settimanale di monitoraggio redatto da ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità a confermare l’aumento dei positivi per la quarta settimana consecutiva. I livelli sono simili a quelli registrati all’inizio del mese di giugno. Vi sarebbero, secondo i dati, 1374 focolai attivi e di questi, 490 nuovi. I Focolai interessano tutta l’Italia. In provincia di Salerno un’azienda agricola ha registrato 24 casi positivi. Mentre in Veneto, nella rinomata località turistica di Cortina d'Ampezzo, sono 600 le persone che dovranno sottoporsi ai test dopo aver partecipato lo scorso 20 agosto al Summerfest. Durante l’evento è stato registrato un positivo.
Sono sempre più i giovani a essere interessati adesso dall’epidemia. All’inizio dell’emergenza l’età media era di 61 anni, mentre adesso è di 29. L’80% dei nuovi contagi è avvenuto in Italia, solo il 20% sarebbe di importazione dall’estero. I due terzi sono asintomatici. Il 36% dei nuovi positivi registrati nel nostro paese è stato identificato attraverso attività di screening, mentre il 32% nell'ambito di attività di tracciamento dei contatti. Dei rimanenti, il 27% del totale è risultato sintomatico, e nel 5% dei casi non è stato riportato il motivo dell’accertamento diagnostico. Il 68% dei positivi è stato quindi individuato grazie al contact tracing e a una intensa attività di test.
I nuovi positivi sono giovani di 29 anni
Nel report si legge che oggi la circolazione avviene “con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità. Si riscontra un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all'estero) ed una minore gravità clinica. La maggior parte dei casi di contagio da Sars Cov-2 continua ad essere contratta sul territorio nazionale. Risulta importato da Stato estero il 20,8% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio, tuttavia si osserva rispetto alla settimana precedente un aumento di casi importati da altra Regione o provincia (dal 2,3% nella precedente settimana di monitoraggio al 15,7% nella settimana corrente)".
All’interno del documento viene inoltre ribadito che la popolazione deve essere consapevole del peggioramento in atto e della necessità di continuare a rispettare le norme per ridurre il rischio di contagio, come l’utilizzo delle mascherine e il distanziamento fisico. Viene anche ribadita la necessità di rispettare l’isolamento e altre misure raccomandate dalle autorità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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