Con un tweet dal proprio profilo ufficiale, la Cia ha ammesso: "Le notizie sull'attività inusuale nei cieli negli anni Cinquanti? Siamo stati noi". In quel decennio, l'intelligence americana stava testando un aereo capace di volare a 70mila piedi, un'altitudine elevatissima per gli standard dell'epoca. Come si legge nel comunicato della Cia, "in quegli anni, la maggior parte degli aerei commerciali volava a 20mila piedi e quelli militari a 40mila". Così, non appena gli aerei spia americani U-2 cominciarono a volare "sopra i 60mila piedi, i controllori del traffico aereo iniziarono a ricevere testimonianze dell'avvistamento di Ufo".
La Cia, all'epoca, fece un controllo incrociato con segnalazioni e registri di volo per verificare che, effettivamente, non si trattasse di Ufo e, una volta che comprese che si trattava solamente degli aerei U-2, preferì
mantenere il silenzio.Il documento presentato dalla Cia sulle segnalazioni di Ufo durante gli anni '50 fa parte degli atti declassificati nel 2013 che rivelarono l'esistenza della celebre Area 51 nel Nevada.
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