"Quel cane mi dà fastidio". E il clochard pesta il suo vicino

Lo straniero era infastidito dalla presenza del cane del suo connazionale. Dopo l’ennesima discussione tra i due è scattata la violenza da parte del 59enne

"Quel cane mi dà fastidio". E il clochard pesta il suo vicino

Ha pestato a sangue un connazionale perché infastidito dalla presenza del suo cane, per questo motivo è stato tratto in arresto nella serata di venerdì un clochard cingalese.

Il 59enne Weda Silva Nihal Chandrasiri, clandestino già espulso dal nostro Paese nel 2013, è stato accusato di lesioni personali aggravate per aver brutalmente aggredito l’uomo accanto al quale dormiva in un riparo di fortuna realizzato in via Sant’Euplio (Catania). Il clochard mal sopportava la presenza costante dell’amico a 4 zampe del suo connazionale, motivo che aveva spesso creato tensioni tra i due anche di recente. L’ultimo episodio ha portato il 59enne a dare pesantemente in escandescenze e ad attaccare con violenza inaudita il suo vicino. Dopo l’ennesima discussione, dai toni via via più accesi, Chandrasiri ha assalito il rivale, tempestandolo di pugni e calci anche dopo averlo mandato a terra.

Grazie alle segnalazioni da parte di alcuni passanti, è stato possibile evitare che la situazione potesse ulteriormente degenerare. Sul posto una pattuglia di carabinieri del comando di Catania, che si sono occupati di bloccare il 59enne e di far scattare le manette ai suoi polsi. L’uomo si trova ora recluso dietro le sbarre della casa circondariale Piazza Lanza di Catania.

Il ferito, un cingalese di 60 anni, è stato trasportato all’ospedale Garibaldi Centro, dove si trova tuttora ricoverato a

causa dei seri traumi riportati. Come riferito da “LaSicilia”, il bollettino medico parla di “fratture scomposte di zigomo e orbita, con ematoma retrobulbare”. La prognosi prevista è di 30 giorni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica