"Clochard vive in stazione". Protesta delle Ferrovie contro il Tribunale

Una senzatetto in sorveglianza speciale ha riferito che la sua abitazione è lo scalo di Trastevere di Roma. Ora le Ferrovie non possono chiudere la stazione durante la notte

"Clochard vive in stazione". Protesta delle Ferrovie contro il Tribunale

La stazione ferroviaria di Trastevere, a Roma, è diventa la casa di una clochard in sorveglianza speciale e, di conseguenza, il luogo non può essere chiuso dalle Ferrovie. A riportare la notizia è La Repubblica. La vicenda inizia quando il Tribunale di Roma ha notificato a Laura, senzatetto di 38 anni, l'avviso in cui si spiegava che era sottoposta a sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. La donna ha dato come indirizzo quello corrispondente alla stazione Trastevere e i carabinieri l'hanno verbalizzato. Né i militari né la donna sapevano, però, che le Ferrovie avevano deciso di chiudere lo scalo durante la notte per ragioni di sicurezza pubblica, e ora denunciano che non possono farlo perché "il Tribunale ce lo impedisce".

Laura, secondo la legge, deve essere sempre reperibile presso il suo "domicilio" dalle 21 di sera fino alle 7 del mattino.

Ma adesso sorge un problema logistico: la donna non può andare via dalla stazione perché il Tribunale l'autorizza a passare lì la notte, e le Ferrovie non possono chiudere lo scalo perché altrimenti sarebbe sequestro di persona.

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