Poteva essere una tragedia, forse tra le peggiori mai registratesi nei cieli d’Europa. Ma, quasi come succede nei film, nello spazio di appena diciannove secondi, s’è riusciti a evitare il rischio di una collisione in volo tra due aerei di linea, in Spagna.
I fatti risalirebbero al novembre dello scorso anno e sono stati resi noti, come riporta Il Corriere della Sera, dal report della Ciaiac, la commissione iberica di indagine per gli incidenti aerei. Intorno alle ore 20.20 del 10 novembre del 2018 avrebbero rischiato di scontrarsi in volo un Airbus ungherese, partito da Craiova in Romania (con a bordo 169 viaggiatori) e un Embraer spagnolo, che s’era alzato in volo da Venezia trasportando novantasei persone. Entrambi i velivoli erano diretti all’aeroporto della capitale spagnola di Madrid. A innescare la situazione di pericolo – per fortuna evitato – ci sarebbe stato, tra le varie cause, quella di un errore umano, proveniente da una comunicazione dei controllori di volo. Un’indicazione errata sarebbe stata fornita al velivolo magiaro che seguiva la sua rotta a quota 31mila piedi. Dapprima, infatti, sarebbe stata indicata ai piloti la quota corretta di 30mila piedi. Ma, come spesso accade durante i voli, il primo messaggio non sarebbe stato recepito dalla cabina di comando.
Così, l’ordine di volo sarebbe stato ripetuto qualche secondo dopo ma, questa volta, sarebbe stato trasmesso con un errore, forse dovuto alla congestione delle comunicazioni radio, che avrebbe potuto essere fatale. Si sarebbe comunicato all’equipaggio, che questa volta avrebbe confermato di aver ascoltato il messaggio, di scendere fino a quota two-zero-zero, cioé 20mila piedi. Il problema però, come riporta il Corriere citando il report conclusivo sulle indagini della commissione d’inchiesta spagnola, era che scendendo fino a quel punto, l’aereo avrebbe rischiato di tagliare la strada all’altro velivolo che, su una rotta più “bassa” a 29mila piedi qualche chilometro più distaccato, proseguiva il volo verso Madrid.
I due velivoli sarebbero arrivati fino a una distanza di 61 metri in verticale e circa 370 in orizzontale; all’aereo spagnolo si sarebbe attivato il sistema Tcas, l’anti collisione.
Il pilota avrebbe dunque annunciato alla torre di controllo l’accaduto e spiegato che il suo aereo era stato sfiorato dall’altro. I controllori, rapidamente, avrebbero ripreso il controllo della situazione e imposto a entrambi gli aerei di riguadagnare la distanza di sicurezza.
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