Comunione per i protestanti: il Vaticano convoca un vertice

Comunione per i protestanti: la Santa Sede ha convocato un vertice cui prenderanno parte cardinali e vescovi. Il Vaticano verso una nuova svolta dottrinale? Ecco di cosa si dibatterà

Comunione per i protestanti: il Vaticano convoca un vertice

La comunione per i protestanti è un argomento che ha "costretto" il Vaticano alla discussione interna. A iniziare il dibattito era stata la Conferenza episcopale tedesca che aveva aperto alla possibilità all'intercomunione per le coppie miste, cioè per quelle composte da un coniuge cattolico e un coniuge protestante. La "fame eucaristica", preceduta da una semiconversione operata attraverso il discernimento, sarebbe stata sufficiente per dare accesso all'eucaristia.

L'apertura dottrinale, però, non era piaciuta a tutti. I cardinali Brandmueller e Mueller, quelli considerati ancora "ratzingeriani", avevano bocciato la proposta avanzata dal cardinale Marx. Poi, alcuni vescovi avevano indirizzato una lettera alla Congregazione per la Dottrina della Fede, quindi a monsignor Ladaria: veniva chiesto se l'episcopato teutonico stesse tentando di legiferare su un argomento di esclusiva competenza della Santa Sede. La risposta non è tardata ad arrivare: è stato convocato un vertice ad hoc. Le prime notizie successive all'invio della missiva, in realtà, sottolineavano come l'ex Sant'Uffizio avesse bocciato la svolta dottrinale, ma la Conferenza episcopale della Germania si era affrettata a smentire il tutto. Oggi è arrivata la conferma di quanto vociferato in questi giorni: un gruppo composto da cardinali e vescovi tedeschi è stato convocato dalla Santa Sede ai fini dell'apertura di un vero e proprio confronto dottrinale.

Il cardinale Reihnard Marx e il suo vice Rainer Maria Woelki dovranno convincere della bontà della proposta il prefetto Ladaria e il cardinale Kurt Koch, che è il presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Non dovrebbe esserci Papa Francesco, che sarà invece "rappresentato" dai due membri della Curia romana. La questione non è di poco conto: fa parte di un lento cammino di avvicinamento tra la Chiesa cattolica e quella protestante. Quello che i tradizionalisti contestano perché metterebbe in discussione le basi stesse della dottrina cattolica. Questi ultimi continuano a rilevare come, nel caso in cui i protestanti volessero davvero ricevere la comunione, dovrebbero allora convertirsi. Essere sposati con un cattolico, insomma, non basterebbe. La partita rimane aperta, specie perché Bergoglio, nel corso di questi cinque anni di pontificato, è sembrato abbastanza incline ad adeguarsi o a supportare le tesi dei progressisti tedeschi.

Martin Lutero, esemplificativamente, è una figura storica e religiosa che il Papa ha contribuito a rivalutare. Manca poco, insomma, per comprendere se la Santa Sede avallerà o no quest'ulteriore svolta dottrinale.

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