Francesco Schettino torna libero. L'ex comandante della Costa Concordia era ai domiciliari dal 17 gennaio, dopo il naufragio della nave da crociera davanti all'isola del Giglio e la morte di 32 persone. La decisione è stata presa dal gip di Grosseto, Valeria Montesarchio, dopo la richiesta della difesa di Schettino e il parere favorevole espresso dal pm. L'ex comandante dovrà ora osservare solo l'obbligo di dimora a Meta di Sorrento. Nei quasi sei mesi agli arresti domiciliari, "Schettino ha tenuto un comportamento del tutto ineccepibile rispettando scrupolosamente l’ordinanza e le sue prescrizioni", hanno detto oggi i suoi legali.
Il 13 gennaio scorso la Costa Concordia si arenò davanti all'isola del Giglio, nell'arcipelago toscano, probabilmente dopo una mossa azzardata del comandante che aveva deciso il cosiddetto "inchino". La nave è passata a pochi chilometri dalla costa e ha urtato lo scoglio delle Scole. Schettino è accusato anche di aver lanciato tardi l'allarme e di aver evacuato la nave quando per molti non c'era più nulla da fare.
Nel memoriale ai suoi legali, secondo le anticipazioni diffuse da Mediaset (il documento sarà illustrato stasera nel corso della prima puntata del programma Quinta Colonna, condotto da Salvo Sottile su Canale 5), Schettino si difende: "C’è chi, a verbale, ha dichiarato che l’impatto con la poppa è stato causato da una mia allucinazione, un’allucinazione che mi avrebbe fatto virare a destra provocando la scodata verso sinistra...
Altro che allucinazione! Piuttosto è stato il mio fiuto, il mestiere, il saper riconoscere il mare a farmi fare quella sterzata repentina a dritta. In quel momento una mano divina si è sicuramente posata sulla mia testa. Se avessi continuato su quella rotta, avremmo colpito lo scoglio con la prua. Sarebbe stata un’ecatombe".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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