Rush finale per la riforma della Pubblica Amministrazione al voto nell’Aula di Montecitorio. E all’ultimo arrivano novità come lo stop ai dirigenti condannati per danno erariale e l’eliminazione del voto di laurea come barriera per l’accesso ai concorsi. Si tratta di due emendamenti approvati in tarda serata alla Camera, il primo arriva dal M5s e il secondo dal Pd.
Quanto ai dirigenti si delega il governo a prevedere i casi in cui, in presenza di condotta dolosa, la condanna, anche non definitiva, della Corte dei Conti porta alla revoca dell’incarico o al suo mancato conferimento. Almeno quando si hanno di fronte dirigenti che ricoprono posizioni "sensibili", a rischio corruzione. Il cambiamento introdotto in fatto di concorsi non è da meno: non sarà più necessario esibire un voto minimo di laurea per potere prendere parte a selezioni pubbliche.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.