Il consiglio delle toghe: ​"Abolite la clandestinità"

"La depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina comporterà una diminuzione del carico giudiziario per la Procura di Agrigento che è intasata da tantissimi fascicoli di inchiesta e da migliaia di posizioni"

Il consiglio delle toghe: ​"Abolite la clandestinità"

"La depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina comporterà una diminuzione del carico giudiziario per la Procura di Agrigento che è intasata da tantissimi fascicoli di inchiesta e da migliaia di posizioni". Lo ha detto il procuratore di Agrigento Renato Di Natale in vista del decreto legislativo per l’abrogazione dell’articolo 10 bis voluto dal Guardasigilli Andrea Orlando. "Soltanto lo scorso anno abbiamo iscritto, per obbligo di legge, nel registro degli indagati circa 26 mila immigrati, tutti quelli che sono sbarcati fra Lampedusa e Porto Empedocle", ha spiegato il procuratore di Agrigento.

"La depenalizzazione - ha aggiunto - avrà l’effetto di ridurre il numero dei soggetti indagati e dunque anche i costi per la giustizia. Ogni indagato, del resto, deve essere interrogato alla presenza di un difensore che non può che essere d’ufficio e poi se divengono imputati prima di celebrare un processo occorre cercarli, accertare dove sono finiti, se sono ancora presenti in Italia, e anche questo si traduce inevitabilmente in una spesa".

La Procura di Agrigento, già nell’aprile del 2014, era pronta ad archiviare 16 mila posizioni di altrettanti immigrati indagati, come annunciò Di Natale parlando a un convegno sull’immigrazione a Palermo: "Terremo presenti i migranti come testimoni - aveva detto - ma non ha senso colpirli. Loro non sono artefici di nessun crimine e sono stati penalizzati da una normativa che mirava solo all’espulsione".

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