"Il governo è favorevole alla costituzione di parte civile da parte del ministero della Difesa", nel processo sulla morte di Stefano Cucchi. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Questa mattina, la sorella del geometra 31enne, ucciso 10 anni fa, aveva reso noto, affidandola a Repubblica, una lettera scritta dal generale Giovanni Nistri, che ipotizzava la possibilità di chiedere alla Presidenza del Consiglio l'autorizzazione a costituire l'Arma parte civile nel processo per depistaggio a carico di alcuni carabinieri, che dopo la morte di Cucchi, avrebbero inquinato le prove e nascosto alcuni elementi. E il premier Conte anticipa che il governo è "ben favorevole alla costituzione di parte civile in giudizio dell'amministrazione della Difesa".
Nel dibattimento in corso a Roma starebbero emergendo novità su eventuali responsabilità da parte di diversi militari che hanno interagito con il giovane. Oggi, infatti, è stato sentito il supertestimone, Francesco Tedesco, carabiniere in servizio la notte dell'arresto, che aveva accusato due colleghi per il pestaggio di Stefano Cucchi. Tedesco avrebbe rivelto anche informazioni circa i depistaggi seguiti alla morte del giovane.
Sulla vicenda è intervenuto anche il vicepremier Luigi Di Maio, che su Facebook ha scritto: "La lettera, umana e autorevole, del Comandante Generale dell'Arma, Giovanni Nistri, proprio a Ilaria Cucchi rappresenta a mio avviso una condotta esemplare da parte di un vero uomo delle istituzioni,
che non ha mai cercato consensi, né notorietà. Un messaggio, il suo, che è ben lungi dal poter essere interpretato come un'Arma "contro" i Carabinieri e che io, invece, considero un grande passo avanti dello Stato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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