Non si è ancora spenta l'eco per i vergognosi cori degli ultras del Verona che, allo stadio Picchi di Livorno, hanno preso di mira Piermarmio Morosini, lo sfortunato giocatore morto in campo, a Pescara, il 14 aprile scorso, per un attacco cardiaco. La condanna per quanto accaduto è arrivata da tutte le parti. A fine gara il dg veronese Gardini ha fatto le scuse a nome del club. A 24 ore arriva la condanna del sindaco di Verona, Flavio Tosi: "Da tifoso dell’Hellas, anch’io vado in curva coi butei, capisco che alla partita ci possano essere gli sfottò ed anche insulti da stadio fanno parte del clima. Ma è assolutamente inammissibile l’offesa personale, ancor più quando si tratta della memoria di un bravissimo ragazzo, tra l’altro particolarmente colpito da tristissime vicende famigliari".
"Quei quattro stupidi ignoranti che hanno compiuto quel gesto esecrabile - prosegue Tosi - hanno infangato la numerosissima e corretta tifoseria del Verona; dovrebbero provare a pensare a come si saranno sentiti i congiunti del povero Piermario Morosini. Per questo, se verranno individuati e perseguiti, la Giunta comunale, a nome della Città, si costituirà parte civile nei loro confronti e devolverà in opere benefiche l’eventuale risarcimento".
Un gesto simbolico importante (e da imitare) quello di Tosi. Si deve porre un argine alla bieca violenza di chi va allo stadio con l'intento di menare le mani. E si deve fare muro contro chi, con la scusa dello sport - in questo caso del calcio - cerca solo l'occasione di innescare la miccia della violenza.
Intanto a Livorno la rabbia per quanto accaduto allo stadio non si placa. "Il Verona meriterebbe la radiazione. Non c’è molto altro da aggiungere", è l'amaro sfogo (subito dopo la partita) del capitano amaranto Andrea Luci, secondo quanto riporta il quotidiano Il Tirreno. Anche il presidente del club, Aldo Spinelli non ha mandato giù le offese a Morosini: "È una vergogna. Piermario è sempre nei nostri cuori".
Ma a condannare gli stupidi cori è anche il Verona: "È la pagina più triste da quando ho preso il Verona. Faremo sicuramente delle iniziative fin da sabato, daremo segnali forti", ha detto a Sky il presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti. "Sono cose che non fanno parte del calcio. Ieri c’erano 700 tifosi, quelli che hanno fatto i cori non sono più di 10-15. So che anche la Lega di Serie B si sta prodigando. Verona come squadra e tifosi ma anche come città non è quella dell’episodio di ieri.
sindaco Tosi continueremo la battaglia per avere stadi puliti, dove possono andare le famiglie. Ieri c’erano 700 tifosi, stiamo parlando di pochi deficienti. Da presidente voglio prima di tutto vincere il fair play, Verona merita palcoscenici ben diversi".
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