Coronavirus, Cina: "Italia pronta a riaprire voli". Ma Roma smentisce

Il ministero degli Esteri cinesi afferma che l'Italia è pronta a riprendere alcuni voli civili con la Cina. Ma Roma ha ribadito la chiusura dei collegamenti aerei

Coronavirus, Cina: "Italia pronta a riaprire voli". Ma Roma smentisce

L'Italia, che lo scorso 31 gennaio era stata la prima nazione in assoluto a sospendere tutti i voli da e per la Cina, potrebbe adesso cambiare idea. O almeno: questa è la versione del governo cinese, smentita tuttavia da una chiara presa di posizione di Roma.

Ricostruiamo la vicenda. Secondo quanto riferisce l'agenzia Agi, la Cina aveva confermato in un primo che l'Italia era pronta a riprendere alcuni voli, sia in partenza per l'ex Impero di Mezzo che in arrivo da Pechino e dintorni. Lo aveva dichiarato, nel corso di una conferenza stampa online, la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, che aveva citato l'incontro avvenuto ieri tra il vice ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, e l'ambasciatore italiano in Cina, Luca Ferrari.

L'ipotesi della ripresa di alcuni voli

Sulla base della domanda delle linee aeree cinesi – aveva aggiunto Hua – l'Italia è pronta a riprendere alcuni voli civili per i normali scambi”. Quando non era dato sapere, anche se la portavoce aveva specificato che la ripresa dei collegamenti sarebbe avvenuta “il prima possibile”. L'agenzia cinese Xinhua si era spinta oltre, e sosteneva addirittura che Italia e Cina “avrebbero già raggiunto un accordo per riprendere temporaneamente alcuni voli diretti con la Cina”.

Il vice ministro cinese Qin – citato sempre dalla Xinhua – avrebbe poi ricordato che la decisione unilaterale dell'Italia di sospendere i collegamenti aerei senza prima contattare la Cina aveva creato gravi disagi ai viaggiatori di entrambi i Paesi. Il motivo è semplice: molti cittadini cinesi sono ancora "intrappolati" in Italia. Ecco perché Pechino ha chiesto a Roma di “rispondere in modo attivo” alle “preoccupazioni urgenti e comprensibili" della Cina, rivedendo la decisione di sospendere i voli.

Sempre sul fronte cinese, la signora Hua aveva inoltre ribadito che i voli civili cinesi non saranno sospesi e che Pechino avrebbe riportato a casa i suoi connazionali “ovunque essi si trovino”. All'ipotesi che la Cina potesse imporre ulteriori restrizioni ai viaggi sui voli commerciali, la portavoce aveva risposto che “il governo cinese attribuisce grande importanza alla vita e alla salute di tutte le persone in Cina, sia cinesi che straniere” e che “il paese ha adottato le misure di prevenzione e controllo più complete e rigorose contro l'epidemia da coronavirus, molte delle quali hanno superato quanto richiesto dall'Oms e i regolamenti sanitari internazionali”.

Roma smentisce Pechino

Il sottosegretario agli Esteri italiano, Manlio Di Stefano, ha chiarito la posizione dell'Italia ad Agorà, su Rai 3. Il nostro Paese sta considerando sì una riapertura dei voli, ma solo per i cargo perché è stato dimostrato che il virus non si trasmette con le merci”. Per il momento niente da fare per “i voli per i passeggeri” che “sono e restano chiusi”.

Questa mattina si è poi riunita la task force italiana sul coronavirus allestita dal ministero della Salute.

Nella riunione, a cui ha presenziato anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato confermato che “i voli tra Italia e Cina resteranno chiusi così come previsto dall'ordinanza firmata dal ministro il 31 gennaio 2020 e che si continuerà a lavorare per implementare le misure già attivate nelle ultime settimane".

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