"Il virus? Lo combattiamo coi pizzoccheri a domicilio"

Da un’idea per affrontare l’emergenza, a un business che potrebbe dilagare in altre regioni italiane. Tutto nasce da un ragazzo con un gran desiderio di sopravvivere alla crisi

"Il virus? Lo combattiamo coi pizzoccheri a domicilio"

L’emergenza da coronavirus ha portato molte imprese a rivedere il loro business e reinventare il proprio lavoro, per sopravvivere alla crisi finanziaria che ci sta, neanche tanto lentamente, sommergendo. Una tra queste è diventata in poco tempo un punto di riferimento per tutti coloro che non vogliono sottomettersi alla psicosi che attanaglia molti italiani. Il coronavirus si può cercare di combattere anche con idee originali e utili e, perché no, a tavola. In questo periodo in cui è sconsigliato ritrovarsi in locali affollati per consumare cene e pranzi, in aiuto viene la consegna a domicilio.

Salvatore Signorelli, 36enne titolare e fondatore di Mastersciatt, si è inventato dall’oggi al domani un nuovo business. Già, perché prima del coronavirus, il lavoro di Signorelli si basava principalmente su eventi. Da quando però questi sono ovviamente calati, proprio a causa dell’epidemia in corso, si è reso necessario aggiustare il tiro e modificare qualcosa per continuare a lavorare.

Il coronavirus si combatte anche a tavola

Da questa esigenza è nata l’idea dell’ingegnoso 36enne che lunedì 24 febbraio ha dato il via a tutto. Tramite WhatsApp si può ordinare ciò che si desidera ricevere a casa, ci si mette poi in contatto per capire l’orario della consegna preferito dal cliente e, in men che non si dica, arriva tutto a casa. Il tempo di consegna stimato è di circa 30 minuti. Per il momento sono servite solo alcune zone, ma in futuro, assicura Signorelli, i pizzoccheri arriveranno anche in altre regioni. Da tutta la Lombardia, per esempio, già chiedono di essere raggiunti il più velocemente possibile.

Per il momento non c’è ancora un’applicazione, ma il titolare, che abbiamo raggiunto telefonicamente, ci ha detto che presto ne verrà creata una. Ha anche sottolineato di essere una “persona molto smart che cerca di semplificare al massimo il lavoro in modo da essere veloce nel siddisfare le richieste che arrivano”. Ha spiegato inoltre che, compreso lui, sono in cinque a lavorare, tre dei quali a tempo indeterminato e con famiglia da mantenere. Un’idea per sopravvivere al coronavirus era quindi necessaria.

Così si aiuta anche il territorio

Come ci ha confermato il fondatore di “Mastersciatt Valtellina Food on the road”, le materie prime usate sono tutte di qualità e provenienti dalla zona, a km 0. Tranne l’olio. Il resto arriva tutto dalla Valtellina, come i formaggi che sono fatti in un caseificio sempre della Valtellina. Insomma, in circa mezz’ora si possono ricevere direttamente a casa prodotti di qualità in tempi brevi, anche perché altrimenti rischiano di raffreddarsi. Tutto poi è preparato al momento.

Basta leggere i commenti postati sulla pagina Facebook per capire che l’idea funziona e lascia i clienti molto soddisfatti. Piccola curiosità: sciatt, oltre a essere delle gustosissime frittelline, in dialetto valtellinese vuol dire rospo, il bell’animaletto è infatti il loro simbolo.

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