Coronavirus, via libera a piano vaccini: si parte a gennaio

Via libera dalla conferenza Stato-Regioni. Il Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, invierà alle Regioni un "libretto delle istruzioni" per i vaccini. Prevista consegna del 90% delle dosi richieste

Coronavirus, via libera a piano vaccini: si parte a gennaio

Battaglia contro Covid-19 ad una svolta. La conferenza Stato-Regioni ha, infatti, dato il via libera all’unanimità al piano vaccini presentato dal Commissario per l'emergenza coronavirus, Domenico Arcuri.

Quest’ultimo ha spiegato che la campagna di vaccinazione di massa partirà "nei primi giorni di gennaio". Secondo quanto si apprende, lo stesso commissario invierà oggi alle Regioni una sorta di "libretto delle istruzioni" per il farmaco ed entro la settimana tutte le indicazioni per la procedura di somministrazione. È previsto, inoltre, che verranno consegnate il 90% delle richieste di dosi avanzate dalle Regioni in quanto è stato stimato che non tutto il personale sanitario previsto si vaccinerà. Su questo punto la discussione è aperta. Forse non è un caso che ieri si sia iniziato a parlare della possibilità di rendere obbligatorio il vaccino per medici e personale sanitario che lavorano negli ospedali pubblici.

Arcuri ha annunciato che in Italia la campagna di vaccinazione partirà con le prime 1.833.975 dosi di vaccino anti Covid-19 che verranno distribuite da Pfizer.In un comunicato emesso da Invitalia si spiega che quando l’Ema approverà l'immissione sul mercato del vaccino, e dopo la successiva ed immediata validazione dell'Aifa, scatterà prima della fine dell'anno il cosiddetto "Vaccine Day" europeo in cui i primi cittadini verranno vaccinati nello stesso giorno, così come concordato tra i Ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera. La seconda fase avrà inizio nei giorni successivi quando verrà avviata la prima sessione della vaccinazione di massa destinata alle categorie che il governo e il parlamento hanno stabilito come prioritarie: tra questi ci dovrebbero essere gli operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani.

Nel dettaglio, la distribuzione delle dosi di vaccini alle varie Regione sarò la seguente: Abruzzo 25.480, Basilicata 19.455, Calabria 53.131, Campania 135.890, Emilia Romagna 183.138, Friuli Venezia Giulia 50.094, Lazio 179.818, Liguria 60.142, Lombardia 304.955, Marche 37.872, Molise 9.294, PA Bolzano 27.521, PA Trento 18.659, Piemonte 170.995, Puglia 94.526, Sardegna 33.801, Sicilia 129.047, Toscana 116.240, Umbria 16.308, Valle d'Aosta 3.334, Veneto 164.278. La seconda fornitura garantita da Pfizer sarà di 2.507.700 dosi.

"La campagna vaccinale sarà una sfida che vinceremo tutti insieme", ha affermato il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia nel corso della riunione con le Regioni che ha dato il via libera al piano. "Oggi diamo il via libera al piano di distribuzione e domani portiamo il documento condiviso in Conferenza Stato-Regioni in modo da renderlo subito operativo anche dal punto di vista formale - ha aggiunto -. Le Regioni hanno fatto insieme al commissario Arcuri un lavoro puntuale e molto rigoroso".

Soddisfazione è stata espressa anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che in un messaggio postato su Facebook ha sottolineato che quella dei vaccini Covid "è la sfida più importante dei prossimi mesi. L'Italia ha sempre lavorato perché il percorso di approvazione di Ema fosse al tempo stesso rigoroso, trasparente e veloce". Secondo Speranza è una buona notizia che si riesca a completare il processo già prima di Natale perché ciò significa "che avremo finalmente a disposizione un vaccino efficace e sicuro". Il ministro ha anche ricordato di aver proposto, insieme ai colleghi di altri 7 Paesi europei tra cui quelli di Francia e Germania, che "le vaccinazioni partano lo stesso giorno già nel mese di dicembre". Nonostante il passo in avanti contro Covid-19 rappresentato dal farmaco, lo stesso Speranza ha invitato alla cautela e alla prudenza nei prossimi mesi "finché non avremo raggiunto una copertura vaccinale sufficiente". "Ma la strada è giusta e finalmente si vede la luce in fondo al tunnel", ha concluso il ministro della Salute.

L'Italia ha messo a punto il piano vaccini dopo l’accelerazione sul via libera in ambito europeo al farmaco anti-Covid delle aziende Pfizer-BioNTech. L'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha deciso di riunirsi il prossimo 21 dicembre, 8 giorni prima di quanto previsto fino ad ora, per decidere sull’approvazione del farmaco.

Questo anticipo, richiesto anche dal ministro Speranza, è stato condiviso dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha annunciato come sia "probabile che i primi europei siano vaccinati prima della fine del 2020".

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