Coronavirus, dal ministero nuove regole: ecco cosa cambia

Dalla riduzione dell'isolamento alle tempistiche per i tamponi: il ministero della Salute prepara nuove regole contro Omicron5

Coronavirus, dal ministero nuove regole: ecco cosa cambia

Come previsto, e come già accaduto anche nelle precedenti ondate, anche Omicron5 dopo un picco ha iniziato la sua ritirata. Rispetto alla settimana precedente, infatti, si registra un calo del 20% dei nuovi positivi, anche sono ancora più di un milione gli italiani in isolamento perché contagiati. Anche con questa sotto variante non c'è stata nessuna pressione sugli ospedali, che anche a fronte di un aumento di positivi ricoverati non hanno avuto grandi problemi nella gestione. Di polmoniti interstiziali se ne sono viste molto poche e i ricoverati erano per lo più fragili o persone giunte in ospedale con altri sintomi che sono poi risultate positive. Viste le caratteristiche della nuova sotto variante, il ministero si prepara a varare una nuova circolare con linee guida aggiornate.

Infezione e tamponi

A differenza di quanto visto con altre sotto varianti, Omicron5 ha un periodo di incubazione più basso, che varia dai 2 ai 4 giorni. Anche la durata della positività sembra essere più breve, con tempo di negativizzazione compreso tra i 5 e i 7 giorni di media. Le esperienze di molti italiani raccontano che non sempre questa nuova variante viene individuata dai tamponi rapidi fatti a casa. Inoltre, un altro problema dei test casalinghi, è che spesso, le positività non vengono registrate nei database. Inoltre, non sempre i cittadini eseguono correttamente i test, che rischiano di trasformarsi in falsi negativi o, in alternativa, vengono effettuati immediatamente dopo il contatto con un positivo, non rilevando la carica virale.

Regole per l'isolamento

Attualmente, la normativa impone un isolamento di 7 giorni al termine dei quali è possibile effettuare un tampone che, se risulta negativo, permette al soggetto di riprendere la sua vita. Se dopo 21 giorni dal primo tampone positivo il soggetto non si è ancora negativizzato, a quel punto è autorizzato a rompere la quarantena. Secondo quanto rilevato dagli esperti, infatti, sebbene i tamponi rilevino ancora carica virale, dopo 21 giorni si ritiene che i soggetti non siano più contagiosi. Tra qualche settimana il ministero potrebbe emanare una nuova linea guida con la quale eliminare l'obbligo di isolamento per 7 giorni, sostituendolo con un nuovo metodo. Il soggetto potrà effettuare un tampone dopo 48 ore senza sintomi e, se negativo, rompere l'isolamento.

Quindi, verrà abbassato anche il limite entro il quale si potrà uscire anche con tampone positivo, passando da 21 a 14 giorni. Così come già avviene, i contatti dei positivi non sono soggetti a quarantena se non hanno un tampone positivo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica