Coronavirus, nato bimbo positivo all'ospedale di Aosta

Un bimbo nato all'ospedale di Aosta è risultato positivo al Covid-19. Uno studio cinese ora non esclude la possibilità di una trasmissione del virus materno-fetale

Coronavirus, nato bimbo positivo all'ospedale di Aosta

Il coronavirus non risparmia nessuno, neanche i più piccini. Un bimbo nato all'ospedale Beauregard di Aosta è risultato positivo al Covid-19 ed ora in regime di stretta osservazione clinica. Tuttavia, le sue condizioni di salute non destano particolari preoccupazioni.

La notizia, rilanciata da diverse agenzia stampa, è ancora in attesa di conferme ufficiali dallo staff del presidio aostano per "ragioni di privacy", precisa Agi. Stando a quanto si apprende dall'Ansa, il parto sarebbe avvenuto la scorsa settimana, per l'esattezza, nella notte tra giovedì 15 e venerdì 16 aprile. La madre del piccolo, residente nella cintura di Aosta, lo avrebbe dato alla luce con 38 di febbre (anche lei positiva al nuovo virus). Il risultato del tampone faringeo è arrivato il giorno successivo alla nascita, condizione che ha reso necessaria l'ospedalizzazione del bimbo. In attesa di chiarire la dinamica del contagio, all'interno della struttura è stata riorganizzata la degenza nei reparti di Ostetricia e Pediatria.

Sebbene i casi di coronavirus tra i più piccoli siano abbastanza marginali rispetto ai numeri vertiginosi dell'epidemia, non si tratta di episodi isolati. Lo scorso 23 marzo, nelle Marche, un bimbo di appena 10 giorni era risultato positivo al Covid-19 dopo aver subito un delicato intervento chirurgico per un problema gastrointestinale di natura congenita. In quel caso, però, la madre non aveva contratto l'infenzione ed è quindi presumibile che il contagio fosse avvenuto in ospedale. Tuttavia, fino ad oggi, non si è mai verificato - almeno, non in Italia - un episodio di "trasmissione verticale".

Situazione differente vale per la Cina dove, nelle ultime settimane, è stata registrata una preoccupante trasmissione materno-fetale del coronavirus. Uno studio pubblicato sulla rivista medica Jama ha evidenziato che, nell'ospedale di Wuhan, su 33 neonati nati da madri affette da polmonite al momento del parto, 3 hanno presentato i sintomi da infenzione Sars-CoV2 ad "esordio precoce". In virtù dell'indagine condotta, molti ginecologi reclamano la necessità di effettuare screening approfonditi per le donne in gravidanza e l'attuazione di precisi protocolli ospedalieri per evitare situazioni di promiscuità.

"Sebbene 2 studi recenti condotti in Cina abbiano dimostrato che non vi sono risultati clinici di Covid-19 nei neonati da madri affette - spiega la dottoressa Daniela Galliano, ginecologo esperto di Fecondazione assistita e direttrice del Centro Ivi di Roma, ai microfoni dell'Adnkronos - la trasmissione materno-fetale non può essere esclusa nella coorte attuale di questo recente studio".

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