Anche il prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacchi è risultata positiva al coronavirus. Il commissario del governo rassicura di stare bene, “anzi benissimo” perché non ha più la febbre.
Margiacchi racconta di aver avuto il responso ieri pomeriggio. Aveva un po' di febbre, mal di gola e in un primo momento aveva pensato a un colpo di freddo. Poi si è sottoposta al tampone visto che lavora con altre persone e anche per prudenza e senso civico. Il prefetto dice di aver contratto il virus lavorando in mezzo alla gente ma per fortuna si tratta di una forma leggera.
In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex prefetto di Bolzano precisa che si trova nel suo alloggio ed è divisa dagli altri da una parete a vetri. Sottolinea di dover seguire tutte le precauzioni per rispettare la salute dei suoi collaboratori, “che stanno operando dodici ore al giorno, a ritmi serratissimi”, precisa il commissario del governo. Margiacchi evidenzia che la macchina organizzativa ha lavorato senza interruzioni ed è in contatto 24 ore su 24. con l’Agenzia di tutela della salute di Bergamo. Il prefetto della città orobica spiega che “la gente in questo momento ha bisogno di sapere che la macchina organizzativa sta funzionando con grande efficienza”. Margiacchi è a capo della prefettura di Bergamo dal 18 maggio 2017, ha 64 anni ed è nata a Fano, in provincia di Pesaro Urbino. Prima guidava l’ufficio territoriale di Bolzano.
Nel frattempo le agenzie hanno battuto la notizia che anche il prefetto di Matera Rinaldo Argentieri è risultato positivo al coronavirus. Attualmente è assistito all'ospedale Madonna delle Grazie della città dei Sassi. Argentieri, che guida la prefettura di Matera dal gennaio scorso, ha 60 anni ed è nato a Chieti. È giunto a Matera dalla prefettura di Trieste, dove era dirigente.
Tornando a Bergamo, il sindaco Giorgio Gori ha sottolineato che sarebbe una misura giusta quella di trasformare la zona dei comuni intorno alla città in zona rossa, visto l’aumento dei contagi. "Ho letto che gli esperti ritengono ci siano le condizioni, anche a protezione del capoluogo”, ha detto il primo cittadino in un’intervista a Repubblica e proprio per questo secondo Gori bisogna intervenire e agire con la massima rapidità e senza alcun indugio.
Il sindaco tuttavia non teme che anche Bergamo possa passare da zona gialla a rossa perchè "a oggi non ci sono ragioni" anche se il problema principale "è lo stress a cui è sottoposto il sistema ospedaliero".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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