Il ministero dell'Interno e quello della Salute hanno varato un'ordinanza che, "allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, fa divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in comuni diversi da quello in cui si trovano, salvo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute".
Le disposizioni partono da oggi (domenica 22 marzo) e sono "efficaci fino all'entrata in vigore di un nuovo decreto del presidente del Consiglio". L'obiettivo di questa ultima ordinanza è soprattutto quello di impedire alle persone di trasferirsi dal Nord al Sud ed evitare quindi fughe come quelle che si sono verificate poche settimane fa, dopo la firma del primo decreto da parte di Conte. "Una misura che intende scongiurare un nuovo esodo che potrebbe compromettere gli effetti delle misure restrittive messe in campo dal governo per limitare la diffusione del Covid-19 - ha spiegato il sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia -. Ancora una volta, invitiamo i cittadini ad attenersi a queste disposizioni in primis per la propria salute e poi per quella di tutti i loro cari e tutti i cittadini italiani: per il momento la priorità è la salvaguardia della nostra salute, più rispettiamo le regole e prima usciremo da questa situazione. Teniamo duro."
La decisione giunge poche ore dopo l'annuncio, da parte del presidente del Consiglio Conte, di nuove misure destinate a "chiudere, in tutta Italia, ogni attività produttiva non strettamente necessaria". Il provvedimento, che precede il Dpcm del presidente Conte, è stato emanato con urgenza e il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha già allertato questure e prefetture per intensificare i controlli sia nelle stazioni che su tutta la rete autostradale.
Nessun spostamento dal Comune in cui ci si trova, quindi. La nuova stretta è stata adottata dopo che i governatori del Sud hanno lanciato l'allarme. Questa mattina il governatore campano, Vincenzo De Luca, ha chiamato Conte per segnalare il rischio di un nuovo esodo che può contribuire alla diffusione del virus cinese al Sud.
Al momento, come spiega il Corriere, chi contravviene al divieto rischia la
denuncia per l'articolo 650 del codice penale che prevede l'arresto fino a tre mesi e l'ammenda. Il governo sta perà valutando anche la possibilità di emanare un nuovo provvedimento con sanzioni più severe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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