I carabinieri della compagnia Saint Vincet Chatillon, in collaborazione con i militari della stazione di Breuil Cervinia, in Val d'Aosta, hanno dato esecuzione questa mattina al sequestro preventivo di un immobile che ospitava il bar Rocce Nere, sulle piste di Plan Maison.
Il sequestro è stato effettuato a seguito degli elementi emersi nel corso dell'indagine "Do ut Des", che aveva portato, nel mese di novembre, all'arresto di sei persone con l'ipotesi di reato di concorso in corruzione. Secondo l'accusa, il bar era stato costruito superando alcuni limiti del piano regolatore, che imponeva altezze massime non superiori ai 9 metri e a possibilità di costruire un massimo di due piani. Invece, durante i lavori di ristrutturazione erano stati realizzati tre piani, come riportato dall'Ansa: un'intervento, questo, che "modificava strutturalmente in modo completo l'immobile preesistente per quanto riguarda volumetria, sagoma ed elementi tipologici".
La struttura, secondo gli investigatori, era al centro di una lottizzazione abusiva, conseguenza di un sistema corruttivo di appalti pubblici, che aveva come centro il Comune di Valtournenche. "Tu non capisci sono dodici metri, dodici metri e cinquanta è importante, io non vorrei mai che mi arrivasse qualcuno": era preoccupato l'allora capo dell'ufficio tecnico, che temeva controlli sull'edificio che non rispettava il piano regolatore. Ma era stato prontamente tranquillizzato dal presidente della Cervino spa:"Tieni presente che sono in soprintendenza ci han già dato l'ok eh".
Secondo la procura, il ba Rocce Nere era stato ristrutturato "con diversa volumetria e sagoma,
con altezza di metri 12,5, quindi superiore a quella massima di 9, nonché con quattro piani fuori terra, superiori a quelli previsti, fabbricato da considerarsi nuova costruzione, vietata nel reticolo in questione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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