Cancellato o è in ritardo? Ora è rivoluzione sui voli Così si ottiene il rimborso

Ribaltata la posizione dell'avvocato generale della Corte. Secondo la sentenza la compagnia interessata è tenuta a risarcire il passeggero, in quanto lo sciopero dei piloti non è considerato una circostanza eccezionale

Cancellato o è in ritardo? Ora è rivoluzione sui voli Così si ottiene il rimborso

Arriva una novità per tutti coloro che sono soliti utilizzare l'aereo per viaggiare: secondo l'ultima sentenza della Corte di giustizia europea i passeggeri rimasti a terra a causa di un volo in ritardo o addirittura cancellato per sciopero hanno diritto ad essere risarciti dalla compagnia.

Il caso che è stato preso in esame è quello di un viaggiatore che il 29 aprile del 2019 vide cancellare il proprio volo diretto a Stoccolma (Svezia) a causa di uno sciopero indetto per 7 giorni dai piloti della compagnia aerea Sas in Norvegia, in Svezia e in Danimarca. La protesta era nata in seguito alla richiesta dei dipendenti di ricevere un aumento salariale.

Il passeggero, che doveva raggiunge la capitale svedese partendo dall'aeroporto di Malmö, aveva quindi chiesto a Sas il risarcimento di 250 euro, ma la compagnia si era inizialmente rifiutata di versare la cifra, adducendo come giustificazione il fatto che lo sciopero dovesse essere considerato come una "circostanza eccezionale". La protesta, fra l'altro, aveva provocato disagi a numerossissimi altri viaggiatori (circa 380.000 persone): se avesse deceso di riconoscere il diritto alla compensazione forfettaria, Sas avrebbe dovuto risarcire tutti i passeggeri, arrivando a sborsare una cifra pari a 117.000.000 euro.

Da qui il coinvolgimento della Corte di giustizia europea, chiamata ad esprimersi sulla vicenda dal tribunale locale di Attunda (Svezia). La scorsa settimana l’avvocato generale della Corte, Priit Pikamäe, aveva in un certo senso dato ragione alla compagnia aerea, collocando lo sciopero fra le "circostanze eccezionali". "Essa (la compagnia aerea) non può essere considerata esclusivamente responsabile delle conseguenze derivanti dalle azioni collettive del personale. Altrimenti, il diritto a compensazione pecuniaria dei passeggeri aerei rischierebbe di essere 'strumentalizzato' a fini di agitazioni sindacali", si legge nel comunicato riportato sul sito della Corte.

I giudici dell'istituzione dell'Unione europea si sono tuttavia espressi con un parere diverso, stabilendo che la Sas è invece tenuta a risarcire il passeggero. Lo sciopero dei piloti, infatti, "non costituisce una circostanza eccezionale" tale da esonerare la compagnia in questione dal versare la cifra richiesta dal cliente.

"Lo sciopero organizzato da un sindacato del personale di una compagnia aerea, destinato, in particolare, ad ottenere degli aumenti di stipendio, non rientra nella nozione di 'circostanza straordinaria' suscettibile di esonerare la compagnia dal suo obbligo di pagare delle indennità per l'annullamento o il ritardo importante dei voli interessati", si legge nella sentenza della Corte, riportata da Ansa.

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