La verità sui vaccini: cosa è cambiato col Green Pass

Adolescenti e under 30 sono le fasce con più vaccinati da inizio luglio, mentre la curva diminuisce con l'aumentare dell'età. È l'effetto del Green Pass, che ha accelerato la campagna di immunizzazione anche in Francia e Gran Bretagna

La verità sui vaccini: cosa è cambiato col Green Pass

L'introduzione del Green Pass ha convinto milioni di italiani, specie i più giovani, a vaccinarsi. È quanto emerge dalla fotografia che Matteo Villa, ricercatore dell'Ispi, ha scattato tramite le statistiche dei mesi estivi pubblicate dal ministero della Salute. L'adesione nella fascia 20-29 anni, con 4,5 milioni di vaccinati, supera quella dei trentenni e dei quarantenni: i ventenni che hanno ricevuto la prima dose sono il 75%, contro il 70% dei 30-39enni e il 73% dei 40-49enni. La curva con la crescita più costante è quella degli adolescenti (12-19 anni): il 59% degli under 20 si è sottoposto alla prima iniezione.

L'analisi dei dati parte dal 3 giugno, quando gli appuntamenti per il vaccino sono stati aperti a tutte le fasce d'età. Due settimane dopo, il 17 giugno, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il primo decreto sulla certificazione verde, entrata in vigore dall'1 luglio: una forma "embrionale" del passaporto sanitario, necessaria per circolare liberamente nell'Unione europea e per partecipare a eventi sportivi, fiere e congressi. La vera svolta è arrivata il 6 agosto: da quel giorno il Green Pass è diventato obbligatorio per sedersi al chiuso nei ristoranti e per frequentare musei, cinema, teatri e stadi, oltre che palestre e piscine, e per poter accedere a eventi, convegni e congressi. Dall'1 settembre la certificazione è necessaria anche per viaggiare su treni e aerei, e presto l'obbligo potrebbe essere esteso ai dipendenti pubblici e si discute anche su quelli privati.

Nei mesi di luglio e agosto si sono vaccinati il 24,7% dei trentenni, il 35,5% dei ventenni e il 37,7% dei 12-19enni. Ciò significa che adolescenti e ventenni si sono vaccinati rispettivamente il 52% il 43% in più dei 30-39enni. Nonostante i mesi estivi, il minor rischio per i giovani di morte o ricovero in caso di infezione e le polemiche sull'utilità di vaccinare i più giovani, gli under 30 sono corsi agli hub vaccinali.

E, come mostrano i numeri, è stata proprio l'introduzione del Green Pass a spingerli all'immunizzazione: i dati degli ultimi due mesi mostrano una decrescita costante delle nuove vaccinazioni all'aumentare dell'età. Una tendenza che si è verificata anche in Francia e in Gran Bretagna, dove i giovani hanno risposto bene alla campagna vaccinale.

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