"Quando ho detto a mio figlio che la mamma aveva ucciso Loris"

Dire a un figlio che la mamma è un'assassina non è certo facile. Ma è questa la prova che ha dovuto affrontare Davide Stival

"Quando ho detto a mio figlio che la mamma aveva ucciso Loris"

Dire a un figlio che la mamma è un'assassina non è certo facile. Ma è questa la prova che ha dovuto affrontare Davide Stival, il papà del piccolo Loris ucciso dalla madre, Veronica Panarello. A due anni dal delitto, Davide Stival ha deciso di raccontare la verità all'altro figlio, il piccolo Diego. Lo ha fatto misurando le parole per cercare di controllare la reazione del bambino: "La polizia ha fatto delle indagini, ha guardato i filmati delle telecamere e ha scoperto che la mamma un giorno non l'ha accompagnato a scuola. Da qui si è capito che forse è stata lei a fargli del male", racconta nel libro "Nel nome di Loris". Dopo il clamore mediatico della vicenda, il piccolo Diego ha chiesto al padre notizie del fratellino Loris.

Il padre non si è tirato indietro. La reazione del bimbo in un primo momento ha preoccupato Davide Stival: "Lui mi ha guardato e si è ammutolito. Non ha pianto. Io non ho più voluto toccare l'argomento, non gli ho mai parlato male di lei né ho condiviso i miei pensieri". Quel silenzio però è stato poi rotto con un disegno, come spesso fanno i bimbi. Ed è sempre Stival a raccontare questo episodio: "Anziché una famiglia normale ha tratteggiato una figura nera con un coltello. E un bambino a terra in una pozza di sangue.

So che è un'immagine devastante – dice ancora il papà – ma ho deciso di raccontarla nella speranza che si capisca ancora di più che i bambini sono esseri puliti e che tutte le cose brutte che gli adulti fanno purtroppo sono destinate a ricadere anche su di loro".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica