Così i jihadisti italiani scambiano informazioni

La Digos di Bari ha scoperto sul retro di cartoline alcuni messaggi della jihad italiana

Così i jihadisti italiani scambiano informazioni

Mijid Muhamad è l'iracheno arrestato a Bari dalla Digos aveva profondi legami con il terrorismo, era membro del gruppo Ansar al Islam e aveva il compito di fornire assistenza ai foreign fighters.

Il rapporto tra l'uomo e gli altri membri del gruppo terrorista non si è rotto durante la carcerazione. La Digos ha scoperto che Majid continuava a ricevere comuncazioni dall'esterno dai compagni jihadisti. "Fratello prediletto, sia lode a te Dio Onnipotente che ci guidi. Mi pento verso di lui e chiedo una vita felice, la morte dei martiri e la vittoria sui nemici" è uno dei messaggi scoperti dagli inquirenti in insospettabili cartoline spedite in diverse parti d'Italia.

Tramonti, monumenti e spiagge italiane ritratti in cartoncini ricordo nascondono chiari messaggi del jihad italiano. Il procuratore antimafia Roberto Rossi ha ordinato che tutte le missive vengano tradotte. All'interno ci sarebbero le prove di come il gruppo di Mijid fosse legato in maniera molto forte. È chiaro che Mijid avesse contatti con i due belgi arrestati e poi assolti dall'accusa di terrorismo: Bassam Ayachi, l’imam ideologo di Molenbeek, il sobborgo di Bruxelles da dove arriva il commando del 13 novembre di Parigi e dove si sarebbe rifugiato Salah dopo la strage: l'altro è Rafael Gendron. Entrambi dopo circa due anni di arresti sono stati assolti e scarcerati. Il secondo è morto in combattimento in Siria. Mentre Ayachi è ora nel territorio dell’Is, non potendo più tornare in Europa. Entrambi dopo circa due anni di arresti sono stati assolti e scarcerati.

Tra le traduzioni delle cartoline del bel mare di Calabria si parla anche di loro: "Fratello carissimo tu come stai? E come sta il gruppo dei fratelli? Amato fratello, in realtà siamo molto tristi per il duro giudizio emesso contro il fratello Bassam e Abdourauf (il soprannome di Gendron)… il reato imputatogli è ingiusto e si basa su accuse

fragili e su maldicenze che non sono affatto vere. Questo è ciò che viene considerato “politicizzato” attraverso meccanismi interni ti ho già inviato delle lettere e…un’altra lettera sulla storia del fratello Bassam…"

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