Crisi, 450mila imprese chiuderanno nel 2013

Confesercenti: "Monti non ha fatto nulla per la ripresa". Quest'anno caleranno i consumi e il potere d'acquisto. Aggravio di 800 euro a famiglia

Famiglie tartassate, imprese che chiudono, consumi in picchiata e potere d'acquisto a picco. La fotografia che emerge dai dati di Confesercenti non contempla note positive. "Nel 2013 il prelievo fiscale, tra Imu, Tares, Iva e adeguamenti Irpeg toccherà la quota record di 34 miliardi di euro. Per le famiglie si profila una stangata da 800 euro mentre per le imprese il conto è ancor più salato con un aggravio di 3mila euro ad azienda", avverte Marco Venturi, presidente di Confesercenti.

L'associazione ha lanciato l'iniziativa "l’Impresa presenta il conto", una dura denuncia della "gravissima situazione in cui versano le Pmi e lo stato dell’economia italiana". Una situazione che il governo Monti non ha contribuito a migliorare. Al contrario, secondo Confesercenti, negli anni 2011 e 2012 "le manovre fiscali hanno determinato per famiglie e imprese maggiori imposte per 40 miliardi".

A tutto ciò si aggiungono previsioni non proprio rasserenanti: "Nel 2013 si verificherà un nuovo aumento: la nuova Tares, l’adeguamento delle addizionali Irpef, l’incremento delle tariffe dei servizi pubblici locali e l’aumento dell’aliquota ordinaria Iva dal 21 al 22%, porteranno famiglie ed imprese a pagare altri 10 miliardi aggiuntivi di imposte. Un conto che sale a 34 miliardi se l’Imu dovesse restare così com’è".

Tutto ciò si traduce in un aggravio di circa 800 euro a nucleo familiare. Per le imprese il conto è di 14 miliardi, o 3.000 euro ad azienda. Anche la situazione dei consumi è negativa. Nel biennio 2012-2013 crollano di 45 miliardi (-35 miliardi nel 2012, -10 miliardi nel 2013): in sostanza ogni famiglia spende 2mila euro in meno, secondo la stima di Confesercenti.

Quest'anno sarà nero per il commercio e il turismo: chiuderanno i battenti 281 imprese al giorno. Il bilancio peggiorerà rispetto al 2012 quando le chiusure sono state 253 al giorno. Secondo quanto rilevato da Confesercenti, "nel 2013 stimiamo che chiuderanno 450.000 imprese in totale, di cui 72.000 nel commercio al dettaglio".

Infine, per quanto riguarda il potere d'acquisto, per le famiglie consumatrici anche nel 2013 continuerà il calo, già crollato del 9,2% tra il 2007 e il 2012. "Nell’anno appena iniziato stimiamo un ulteriore contrazione dell’1,9%".

"Il governo Monti pur avendo un lasso di tempo abbastanza lungo non ha fatto nulla per favorire la ripresa, anzi il 2013 sarà disastroso, la situazione sarà ancora più grave del 2012", ha dichiarato il vicedirettore generale di Confesercenti Mauro Bussoni.

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