Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 20 ottobre, un motopeschereccio italiano, il Tenace, secondo quanto appreso dall’Adnkronos, sarebbe stato fermato da una motovedetta della capitaneria croata, in seguito al suo sconfinamento in acque territoriali croate. L’imbarcazione da pesca, con a bordo i cinque membri dell’equipaggio di nazionalità italiana, dopo essere stato fermata, è stata condotta dalla motovedetta nel porto di Pola dove è stata infine sequestrata.
Ilpeschereccio sarebbe infatti stato trovato a pescare entro le quattro miglia dalla costa. La notizia è stata confermata all'AGI dalla Capitaneria di Porto di Chioggia che ha anche reso noto che il peschereccio, e di conseguenza il suo equipaggio a bordo, si trovano adesso a Pola in attesa che vengano conclusi gli accertamenti previsti in questi casi. L'imbarcazione in questione sarebbe stata sorpresa in acque territoriali croate al termine di una battuta di pesca, violando quindi le distanze previste per questo tipo di attività.
Una situazione simile si era già verificata nel luglio del 2020, quando una imbarcazione italiana era entrata in acque croate per 5-6 minuti a causa soprattutto del
forte maestrale. Anche in quel caso il peschereccio italiano era stato sottoposto a fermo e trattenuto dalle autorità locali. L'accusa era quella di aver illegalmente condotto attività di pesca all'interno delle acque nazionali croate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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