Cuneo, estratto vivo lo speleologo precipitato in una grotta

Il salvataggio dopo 36 ore di lavori nella grotta della Mottera. Mobilitati oltre 100 uomini del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologici

Cuneo, estratto vivo lo speleologo precipitato in una grotta

Ci sono volute più di 36 ore per trarre in salvo lo speleologo che era rimasto intrappolato in una grotta in alta Val Corsaglia, in provincia di Cuneo.

Nei giorni scorsi Gianluca Ghiglia, che fra l'altro è anche presidente di un club di speleologia, sabato pomeriggio era precipitato nella grotta della Mottera, rimanendovi intrappolato. Nella caduta si era procurato delle lesioni - in particolare una ferita alla testa - che gli avevano reso impossibile uscire da solo.

Per salvarlo sono stati mobilitati oltre 100 uomini, fra tecnici e soccorritori del Soccorso alpino e speleologico nazionale provenienti da tutta l'Italia centro-settentrionale. Ghiglia, fatto uscire in barella dalla spelonca, è stato trasferito in elicottero all'ospedale di Cuneo, dove si trova attualmente ricoverato in codice giallo.

Per estrarlo dalla grotta è stato allestito un complesso sistema di corde con cui si è potuto superare un fiume sotterraneo e un salto di roccia di ottanta metri che si

frapponevano fra l'uomo e i soccorritori.

Nella stessa spelonca era già precipitato, nel 2007, un escursionista croato: in quell'occasione erano stati necessari ben cinque giorni di tentativi per estrarlo vivo dalla cavità.

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