"Mi sono tappate le orecchie". Il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, è rimasta inorridita al sentire le parolacce dette dal comico Paolo Ruffini durante il convegno sul cyberbullismo nel quale è stato lanciato il progetto 'Condivido - Il Manifesto della comunicazione non ostile nelle scuole', promosso da Parole O_Stili.
Erano trentamila gli studenti collegati in streaming da mille scuole di tutta Italia per seguire quattro eventi in contemporanea a Milano, Trieste, Cagliari e Matera che hanno sentito il turpiloquio usato da Ruffini, e non solo.
Dopo che un ragazzo è salito sul palco e ha detto una parolaccia, Ruffini ha attaccato: "Non fatemi dire parolacce perché ci sono questi signori in giacca e cravatta che non vogliono dica parolacce, ma mi sembra assurdo non dirle, perché voi le dite e mettere una distanza tra me e voi mi sembra una stronzata". E ancora: "Chiedo scusa alla suora, al preside e alle istituzioni, al ministro, a tutti, ma fatemi dire le parolacce. Fatemele dire. Posso dire un’altra cosa? La volgarità non è dire cazzo, ma la violenza. È più volgare uno schiaffo che non dire vaffan....".
Le parolacce di Ruffini non sono piaciute nemmeno all’assessore all’istruzione del Friuli Venezia Giulia, Loredana Panariti, collegata in streaming da Trieste, dove l'evento è stato interrotto dopo le protese dei docenti.
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