Cinque contro uno per poi rubargli il cellulare, accade a Brescia la notte tra giovedì e venerdì. Il giovane di vent’anni era con i suoi amici quando un gruppo di cinque stranieri si è avvicinato a loro. Fin dai primi istanti i ragazzi capiscono le intenzioni dei cinque e cercano di allontanarsi, ma questi iniziano a provocare e il giovane – di cui l’identità viene omessa per via delle indagini ancora in corso – reagisce. In quel momento scatta la rissa: gli amici del ragazzo scappano spaventati e lui rimane in balia degli aggressori. “Quattro lo tenevano fermo e uno lo picchiava” racconta lo zio del ventenne aggredito. “Lo hanno massacrato. Stamattina è tornato in ospedale per il ricovero, dovrà infatti subire un intervento a causa dello zigomo rotto. Il tutto per un cellulare”. Non è ancora chiaro il luogo dell’aggressione, inizialmente si pensava fosse accaduto tutto in piazza Tebaldo Brusato, ma ora si crede che il pestaggio sia avvenuto accanto alla stazione. “Non so ancora dove mio nipote sia stato aggredito – continua lo zio – ma la cosa certa è che ormai da tempo, in particolare in piazza Tebaldo Brusato, gira questa gang di albanesi e altri stranieri che semina il panico rubando e compiendo atti di vandalismo. La cosa che più mi lascia senza parole è che avviene tutto alle porte del comando provinciale dei Carabinieri che si trova appunto in questa piazza. Non se ne può più, la colpa è di chi sta al potere che con questo falso buonismo fa entrare in Italia tutti. La guerra non è ovunque, non scappano tutti per quel motivo, tanti vengono qui per delinquere e la situazione sta peggiorando giorno dopo giorno. Manca la sicurezza”.
A quanto riferito dallo zio, uno degli aggressori pare sia stato già fermato dalle autorità: “Sono felice che sia stato preso ma ora mio nipote è in queste condizioni, dovrà addirittura subire un intervento, per non parlare dello choc”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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