Undici secondi di orrore. Tanto dura il filmato in cui due minorenni di Chioggia tentano di dare fuoco ad un clochard. L’uomo un cinquantenne del posto, con problemi mentali, resta fermo immobile mentre i ragazzini si divertono a bruciare con due accendini le ciocche dei suoi capelli.
In poche ore il video fa il giro del web. La ripresa choc è condita dagli scherzi e dalle risate dei due giovani, i cui volti compaiono nel video, e del terzo complice che dietro l’obiettivo immortala la scena. La bravata, forse compiuta la notte di Halloween, è stata denunciata dal blog Chioggia Azzurra che ha diffuso quelle immagini, le stesse che da giorni rimbalzavano sulle chat di Facebook e i gruppi Whatsapp tra indignazione e sconcerto.
La vittima dei bulli, un uomo di 47 anni, lo scorso primo ottobre aveva rischiato di finire arso vivo in un incendio sviluppatosi mentre dormiva all’interno di una barca a vela a punta Poli in cui si era intrufolato per passare la notte. La Capitaneria di Porto aveva individuato la causa del rogo in una candela accesa dall’uomo per illuminare l’imbarcazione in cui dormiva. Ma alla luce del filmato diffuso nelle scorse ore, c’è ora non esclude alcuna ipotesi e mette in dubbio che possa essersi trattato di un evento fortuito. Il senzatetto, infatti, conosciuto da molti nella zona, da tempo sarebbe nel mirino dei giovani della cittadina. Forse gli stessi che qualche giorno fa lo hanno deriso e dato in pasto alla gogna social.
I filmati sono stati consegnati dai giornalisti di Chioggia Azzurra ai carabinieri, che sono già al lavoro per poter rintracciare gli autori del gesto. I tre ragazzi sono stati identificati qualche ora dopo grazie ai fotogrammi circolati in rete, ma con tutta probabilità la loro azione resterà impunita. Il clochard, infatti, raggiunto dai carabinieri all’interno del peschereccio abbandonato dove ha trovato rifugio, ha spiegato di essere stato consenziente e di non aver riportato conseguenze fisiche. L’uomo che soffre di patologie mentali, potrebbe essere stato quindi plagiato dai giovani che lo avrebbero spinto a sottoporsi al loro passatempo.
Un rapporto contenente il risultato delle indagini verrà comunque inviato al più presto ai magistrati. Saranno i pm a quel punto a decidere come procedere nei confronti dei tre.
Le possibilità sono due: quella di incriminare i bulli per violenza privata o in alternativa di denunciare i ragazzi per lesioni. In questo ultimo caso potrebbe celebrarsi il processo che vedrebbe alla sbarra i tre protagonisti della vicenda.
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