Il decreto sicurezza di Matteo Salvini continua a far discutere ed a generare dissenso, tanto che qualcuno ha già manifestato la propria intenzione di combattere la legge ad ogni costo.
Un evidente esempio arriva da Sutera (Caltanissetta), dove il primo cittadino Giuseppe Grizzanti ha opposto un netto rifiuto alle nuove regole vigenti.
Dal 2014, almeno 400 stranieri sono stati ospitati in quello che viene annoverato fra i borghi più belli del nostro Paese, con soli 1.389 abitanti. Oggi, nelle case in affitto gestite dall’associazione “I Girasoli”, vivono 43 richiedenti asilo. Un numero destinato a ridursi, dato che in 15 sono titolari di protezione umanitaria, adesso non più idenea per rientrare nel programma Sprar.
Il sindaco Grizzanti, tuttavia, non vuole neppure pensare alla possibiltà che alcuni dei migranti possano finire in strada ed insieme al responsabile de “I Girasoli” si dice pronto a dare battaglia. Del resto, come racconta su “Il Fatto Quotidiano”, “quando nel 2013 il prefetto mi chiamò a seguito della tragedia di Lampedusa chiedendomi se avevamo la possibilità di ricevere cadaveri noi pensammo che era meglio accogliere persone vive”.
Persone che poi sono arrivate, ed hanno trovato sistemazione in quelle case che un tempo erano appartenute a persone costrette ad emigrare in altri paesi per trovare un lavoro. “Non avevamo una struttura fisica dove ospitare queste persone e così ci siamo inventati di utilizzare queste case”.
“Resisteremo in qualche modo. Abbiamo diritto ai finanziamenti fino al 31 dicembre 2019” assicura Nunzio Vitellaro, che si trova a capo della sopracitata Onlus. Ed il primo cittadino pare dello stesso avviso, tanto che nei giorni scorsi è stato convocato un consiglio comunale per approvare un contro-decreto sicurezza, così da non trovarsi costretti a mettere alla porta i cosidetti “vicini di casa”.
“La campagna elettorale è finita. Questi proclami da parte di Matteo Salvini non rispecchiano una nazione civile come l’Italia. Sono convinto che il comportamento del ministro sarà censurato dall’Europa” attacca Grizzanti, che pensa anche ai propri giovani. “Abbiamo sei ragazzi che erano stati assunti dall’associazione “I Girasoli” che rischiano di perdere il posto di lavoro. Sutera in questi anni ha avuto benefici grazie all’accoglienza”.
Un’accoglienza, dunque, disposta ad andare avanti in ogni modo, anche opponendosi al decreto. “Proveremo a continuare ad accoglierli facendo i conti con il nostro bilancio comunale. In questi cinque anni con il progetto Sprar d’accoglienza abbiamo avuto grandi soddisfazioni sul piano umano e non solo.
Se non verrà più garantito il finanziamento faremo tutto il possibile per accompagnare il percorso di vita di queste persone ad una sistemazione migliore cui lo Stato italiano ha il dovere di pensare”.
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