La storia di Benedetta, donna 35 anni a cui erano state diagnosticate malformazioni genetiche 'incompatibili con la vità per il bimbo che aveva in grembo e che non è riuscita ad abortire in diversi ospedali nelle Marche, è finita sul New York Times.
Nell'edizione online il giornale riporta le parole della 35enne: "Mi hanno detto che il feto è incompatibile con la vita, e che l'avrei perso dopo la ventesima settimana di gravidanza. Aspettare che una donna veda la pancia crescere per una vita condannata è inumano". Nel pezzo, in cui compaiono anche altre donne oltre a Benedetta, spiega che la donna è stata rifiutata da diversi ospedali prima di trovare un medico dell'Aied, l'associazione Italiana per l'Educazione Demografica, che una volta alla settimana invia un proprio specialista ad Ascoli Piceno.
Sulle pagine del quotidiano interviene anche Silvana Agatone, ginecologa romana fondatrice dell'associazione Laiga che si batte per l'applicazione della legge 194, su 10mila ginecologi che lavorano negli ospedali
italiani solo 1200 non si dichiarano obiettori. "La maggior parte dei non obiettori è vicina alla pensione - afferma al quotidiano di New York -,quindi presto avremo problemi ad aiutare queste donne".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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