Dell'ipocrisia e dell'inconsistenza delle sardine non vi era mai stato alcun dubbio. Fin dall'inizio era apparso evidente come i messaggi di pace e anti-odio fossero figli di una mera vetrina incoerente. A darne un'ulteriore testimonianza è la sardina scesa in piazza contro la violenza. Probabilmente dalla foto l'avete riconosciuta. Esattamente, è proprio lei. La stessa donna che nel maggio del 2019 aveva insultato, umiliato, provocato, spintonato e strattonato i poliziotti a Bologna, in occasione di una contestazione contro un comizio di Forza Nuova. In quell'occasione la signora era apparsa furibonda, scagliandosi contro gli agenti in tenuta antisommossa: "Mi vuoi menare? Menami. Vergognatevi. Cosa fai? Mi spingi?".
Non si tratta ovviamente di un caso singolare. Le sardine hanno già utilizzato in passato termini che inneggiano alla violenza e all'odio, specialmente nei confronti di Matteo Salvini, da loro accusato di essere la principale causa di una pericolosa ondata di violenza nel Paese. Peccato però che proprio i modi di contestarlo hanno assunto una piega vergognosa, tra minacce e cartelloni con il leader della Lega impiccato con tanto di slogan: "Lega Salvini e lascialo legato".
"Subiamo atti di violenza dalle sardine"
Contattato in esclusiva da ilGiornale.it, Galeazzo Bignami ha commentato sconcertato la notizia: "Sono le solite facce, li conosciamo tutti. Sono manifestanti dei centri sociali e del Pd. Queste sardine sanno di mortadella. L'affluenza delle sardine è bassissima, mediocre, eccezion fatta per gli eventi organizzati a livello nazionale". Domenica 26 gennaio si terranno le elezioni Regionali in Emilia-Romagna, dove la partita resta apertissima: "Difficile prevedere chi vincerà perché la gente nell'urna vota con la propria testa. Sicuramente un voto come quello di 5 anni fa, quando votò il 38%, premia una struttura di potere consolidata a 50 anni. Quando hai un apparato che da 50 anni governa, si protegge davanti a un ipotetico rinnovamento. Ma in caso di affluenza più alta, verrà diluito".
Il parlamentare di Fratelli d'Italia ci ha rivelato una triste realtà: "Noi ogni giorno riceviamo minacce, ci distruggono i banchetti. Questa cosa fa ridere: poi i seminatori di odio saremmo noi. Noi non reagiamo a queste provocazioni perché è esattamente ciò che loro vogliono".
Proprio recentemente a piazza Nettuno Francesco Nadalini, militante di FdI, è stato vittima di offese razziste da parte di una sardina: "Mi ha chiamato 'negro'. È assurdo che, senza conoscermi, chi si vanta di combattere l'odio venga a rivolgermi insulti razzisti solo perché non sono di sinistra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.