Srava attraversando la strada, mentre guardava lo schermo del cellulare. E proprio in quel momento, mentre stava per salire su n autobus, una macchina l'ha investita.
Ma la colpa, in questo caso non è tutta del conducente dell'auto. Lo ha stabilito, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il tribunale di Treste, che è stato chiamato a giudicare un caso del 2010. Il giudice ha analizzato i fatti: la vittima dell'incidente avrebbe attraversato la strada, mentre parlava al cellulare e non avrebbe controllato che entrampe le carreggiate fossero libere prima di passare da una parte all'altra. In questo modo avrebbe agito "in disprezzo delle regole sulla circolazione stradale e di normale prudenza". Di conseguenza, l'autista della macchina non può essere considerato l'unico responsabile dell'incidente. Al contrario, per l'80% la responsabilità è da attribuire alla vittima, mentre al guidatore solamente il 20%, perché non avrebbe almeno potuto prevedere il comportamento della donna, dato che stava correndo sul marciapiede per raggiungere l'autobus.
La decisione presa dal giudici ricalca una sentenza di Cassazione del 2017, nella quale era stato stabilito che, "in caso di investimento di pedone" viene esclusa la responsabilità dell'autista nel caso in cui non ci fosse "alcuna possibilità di prevenire l’evento,
situazione ricorrente allorché il pedone abbia tenuto una condotta imprevedibile ed anormale". Nel caso in questione, la condotta anormale stava nell'aver usato il cellulare durante l'attraversamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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