Due ragazze sniffano cocaina sedute a terra. Stendono la polvere bianca, poi la tirano su col naso. Anche altri giovani lì accanto fanno lo stesso. Qualcuno ha esagerato con lo sballo ed è letteralmente collassato. Nessuno però sembra preoccuparsene. La musica intanto continua senza sosta, sparata a tutto volume con il suo ritmo martellante che amplifica l'effetto dell'alcol e delle droghe. Le immagini girate all'interno del rave party di Modena mostrano scene di degrado e illegalità in condizioni igieniche del tutto precarie. Quello organizzato abusivamente nel capannone, insomma, non era esattamente un raduno di giovani che volevano solo ballare, come affermato da qualche icona della sinistra nel tentativo di coccolare i partecipanti e attaccare la reazione del governo.
Rave party, cosa accadeva all'interno
Cosa accadeva davvero in quella "festa" lo ha mostrato il servizio di Costanza Tosi a Fuori dal Coro, che si è introdotta nell'edificio occupato durante la giornata del 30 ottobre scorso. Ovvero, prima che la polizia iniziasse le trattative per lo sgombero pacifico. Le immagini e le voci registrate lasciano poco spazio all'immaginazione. Si vedono giovani stesi al suolo in stato di incoscienza, come paralizzati dall'effetto di qualche sostanza stordente. Qualcuno cerca di rialzarsi ma si sente nuovamente male: le gambe non reggono, il cervello è in tilt. "Cocaina? Bamba?", chiede un ragazzo alla giornalista Mediaset che stava documentando quel degrado. Intanto all'esterno si vedono i lampeggianti blu della polizia, schierata in attesa di intervenire. "Aspetta frà, mi sto fumando una canna davanti agli sbirri", dice un giovane guardando gli agenti in lontananza.
La sinistra che difende il rave
In un altro filmato trasmesso da Zona Bianca, veniva descritta e testimoniata la seguente situazione all'interno del rave: "Ci sono droghe, preservativi, sigarette, merce di ogni tipo, cocktail alcolici mischiati al momento in mezzo allo sporco, salviette igienizzate per chi si buca. Tutto spacciato in maniera illegale". E pensare che, ancora oggi, nella narrazione di sinistra quel raduno viene raccontato come una festicciola di giovani che volevano solo stare assieme e svagarsi un po'. "Noi pensiamo che siano drogati, ma dove lo vedete?", aveva criticato Olivero Toscani. Analogamente Michela Murgia, rimproverando il governo per la sua reazione da "Stato di polizia", aveva minimizzato: "Lì non si stavano commettendo reati. Era un raduno di persone giovani per ballare". Gad Lerner aveva scomodato il fascismo e Roberto Saviano aveva attaccato il governo, definendo "incostituzionale" il decreto legge con le norme anti-rave firmato dal presidente della Repubblica.
La reazione di Salvini
Le sequenze mostrate in tv, tuttavia, hanno mostrato una realtà ben più cruda. Forse per qualcuno difficile da accettare. I "bravi ragazzi" del rave, infatti, non erano esattamente tali ed è emblematico il fatto che anche dal Pd non si siano levate voci unanimi di condanna. Al contrario, il dito è stato puntato contro il governo, reo di aver introdotto disposizioni rigorose contro questo tipo di raduni.
"Droga, casino, illegalità, ragazzi a terra paralizzati, altri incoscienti, condizioni igieniche precarie: tutto questo accadeva al rave party di Modena che Letta, il Pd e la sinistra si ostinano a difendere", ha denunciato il vicepremier Matteo Salvini, rilanciando sui propri canali social le immagini girate da Rete4. Poi l'ulteriore chiosa: "La pacchia è finita: le leggi si rispettano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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