Due aggressioni in tre giorni: a Milano è allarme sicurezza

Mercoledì violenze su una 40enne mentre faceva jogging sul Naviglio, ieri una 18enne picchiata e stuprata in via Bocconi

Due aggressioni in tre giorni: a Milano è allarme sicurezza

È allarme sicurezza a Milano, dove in tre giorni si sono verificati due stupri.

Una ragazza di 18 anni è stata picchiata e stuprata nel locale caldaia di uno scantinato in via Bocconi. Dopo l'aggressione, la giovane - sotto choc - ha chiamato un'amica che ha dato l'allarme. I carabinieri hanno quindi arrestato un egiziano di 39 anni con parecchi precedenti penali. Vittima e aggressore si erano conosciuti qualche settimana fa. Ieri l’uomo, Mahmoud H., ha convinto la ragazza a seguirlo nello scantinato e lì, dopo aver sfondato la porta, l’ha portata a forza nel locale caldaia dove l’ha stuprata. Dopo la violenza l’egiziano - noto nella zona come spacciatore - è uscito dallo scantinato, ha percorso pochi metri lungo via Bocconi e si è seduto su una panchina. È lì che i carabinieri lo hanno trovato e arrestato circa un'ora dopo.

Mercoledì scorso, invece, una 40enne è stata aggredita in pieno giorno da tre o quattro uomini mentre beveva a una fontanella dopo il jogging nel parco ex Area Pozzi, lungo il Naviglio Grande. Mentre era di spalle gli aggressori l'hanno scaraventata contro il muro e l'hanno ferita in sul corpo e sul viso con un coltello. Poi, "forse spaventati da qualcosa", sono scappati e la donna è riuscita a correre via, finché non è finita - insanguinata e senza forze - tra le braccia di due runner. Portata alla clinica Mangiagalli ai carabinieri ha raccontato: "Ero terrorizzata, avevo il volto coperto di sangue, volevano violentarmi. Sono viva per miracolo".

"Cosa

538em;">aspettiamo ancora perché anche da noi chi commette reati quali la violenza sessuale e la pedofilia venga sottoposto alla castrazione chimica", commenta l’assessore alla Sicurezza della Provincia di Milano, il leghista Stefano Bolognini, "Ancora una volta la vita di una giovane ragazza è stata rovinata per sempre. Lo stupratore è un malato grave e va curato con adeguata terapia farmacologica. Sono diversi gli stati europei che hanno adottato questo metodo".

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