Ne parlavamo da giorni ma adesso ci siamo: la bufera artica è pronta a fare irruzione, in modo violento, su tutto il nostro Paese. Da stasera, venti da Bora, Tramontana e Maestrale spazzeranno l'intera penisola facendo letteralmente crollare le temperature record della giornata di ieri. L'alta pressione si è spostata fin sul Mare del Nord causando una risposta di aria gelida, in cammino dal Polo attraverso l'Europa Centrale fin verso il Mediterraneo.
Il satellite mostra chiaramente la discesa fredda, adesso addossata alle Alpi, dove sono già in atto bufere di neve sulle zone di confine.
27 gradi in Piemonte
Sentir parlare di temperature prossime ai 26/27 gradi agli inizi di febbraio ci fa chiaramente capire come l'Italia stia vivendo una fase meteorologica molto lontana dagli standard climatici. Ma è quello che è successo ieri, quando su Torino e su altre zone del Piemonte si è raggiunta la massima record di 27 gradi. Il fenomeno è stato possibile per la concomitanza di due fattori: da un lato l'alta pressione africana, dall'altro i venti di caduta dalle Alpi meglio conosciuti con il termine foehn, in italiano favonio che, per una questione prettamente fisica, nella loro discesa dalle montagne a valle riscaldano enormemente l'aria che attraversano. Ma le cose stanno per cambiare.
Da stasera in azione la bufera artica
In queste ore, freddi venti di Tramontana stanno cominciando ad entrare dalla "Porta della Bora" per dilagarsi velocemente sulle regioni adriatiche ed al Sud.
Le temperature subiranno una decisa diminuzione soprattutto nel corso di mercoledì quando su gran parte del Paese avremo differenze anche superiori ai 15°C in meno rispetto alla giornata di ieri e di oggi. Il freddo si farà sentire soprattutto sull'area del medio/basso Adriatico e su gran parte del Sud dove, oltre all'aria fredda, si faranno i conti con fioccate anche a quote prossime alla pianura ed alle zone costiere, specialmente tra Abruzzo, Molise e Puglia settentrionale.
Nevicate: fra i 10 ed i 30 cm
Da stanotte, tutti i rilievi dall'Abruzzo alla Sicilia settentrionale saranno interessati da nevicate che, soltanto in un primo momento, cadranno dai 1000 metri di quota in su.
Mercoledì, l'aria gelida si estenderà un po' a tutta Italia con venti fortissimi dai quadranti settentrionali. La neve continuerà a cadere su Abruzzo, Molise, Irpinia (localmente sui monti salernitani), Lucania, Puglia e Calabria e Sicilia nord-orientale fino a quote collinari a partire dai 3-400 m sul medio Adriatico e dai 7-800 metri al Sud (localmente anche più in basso). Non sono escluse fioccate in prossimità delle zone costiere abruzzesi e molisane. Gli accumuli previsti, in base alle aree, saranno compresi fra i 10 ed i 30 cm.
Il Nord e le regioni tirreniche saranno protetti da Alpi ed Appennini, i cieli saranno sereni ma il freddo non mancherà a causa della Tramontana che farà crollare le temperature e provocherà una sensazione di freddo maggiore a causa dell'effetto wind chill, ossia il raffreddamento da vento che è un indice che si riferisce alla temperatura percepita dal corpo umano.
Migliora da giovedì ma minime sottozero
La bufera artica sarà intensa ma veloce: già da giovedì e nei giorni successivi l'alta pressione tornerà grande protagonista con un netto miglioramento delle condizioni meteo. Le temperature torneranno ad aumentare ma soltanto nei valori massimi e senza raggiungere i valori di questi ultimi giorni.
Di notte, invece, grazie ai cieli sereni, continuerà a fare freddo con minime sotto lo zero al Nord e su parecchie aree del Centro, Roma e Firenze comprese. Le gelate notturne saranno, quindi, estese.
Non resta che coprirci, una boccata d'aria invernale non può che fare bene.
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