Sono leggermente peggiorate le condizioni dell’infermiere di Emergency contagiato dal virus Ebola e ricoverato da ieri all’Istituto Spallanzani di Roma. Il paziente "è febbrile, lucido e collaborante. Da questa notte è comparsa un sintomatologia gastrointestinale importante. Ha iniziato nutrizione parenterale", afferma il bollettino. All'infermiere è stato somministrato un secondo farmaco sperimentale non registrato. Già stato autorizzato con ordinanza Aifa del 12 maggio dello scorso anno, su indicazione del ministro della Salute, è arrivato ieri dall’estero.
"Tutti i protocolli di sicurezza per l’infermiere sono stati rispettati- ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ai microfoni di uno Mattina -. L’infermiere da quando è tornato in Italia è stato in quarantena e si controllava la febbre, poi quando ha capito che qualcosa non andava ha avvisato lo Spallanzani ed è stato trasferito in isolamento a Sassari e poi a Roma. A Sassari - ha aggiunto il ministro - stiamo attuando procedure di eccesso di protezione ed è tutto sotto controllo. Siamo vicini all’infermiere e gli auguriamo una pronta guarigione".
"Come sapete - ha detto ancora il ministro - è stata deliberata come conclusa la fase di emergenza in Sierra Leone per quanto riguarda l’Ebola.
Ma questo non vuol dire che non possa esserci stato contagio come è accaduto nel caso dell’infermiere di Emergency. Ancora non sappiamo come sia accaduto ma - ha sottolineato - mi sento di rassicurare che il volontario ha eseguito puntualmente tutti i protocolli previsti".
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