Come i lettori avranno letto il sito de il Giornale è finito sotto un attacco hacker firmato "AnonPlus". Abbiamo cercato di capire chi possano essere gli autori di questa violazione: sulla piattaforma di AnonPlus vengono esibiti i "trofei di guerra" del gruppo hacker: sono i siti che hanno colpito di recente. Girovagando un po' si trova il “manifesto” del gruppo. “Ogni persona che vuole difendere la propria libertà di informazione – si legge - la libertà del popolo e l'emancipazione di quest'ultimo dalla schiavitù dei media e di chi ci governa, di chi ci usa come strumento per attuare i suoi sporchi fini, fa già parte di AnonPlus. Ogni persona che ha volontà di agire è benvenuta”. Poi in due righe spiegano quali soono i loro fini: “AnonPlus combatte i soprusi, le iniquità, le corruzioni, le manipolazioni, le religioni e quant'altro messo in atto da governi, politici, religioni e gruppi di potere finanziario a discapito del popolo”.
Dicono di non essere criminali perché “nessun dato è stato cancellato o rubato”, “solo la homepage è stata cambiata”. Ma va da sé che attaccare chi fa informazione come azione si commenta da sola. Anche se quel giornale può non piacere a tutti, com'è giusto che sia.
I membri di questo gruppo si ergono a paladini della giustizia mondiale: “AnonPlus mette offline siti che contribuiscono attivamente al controllo delle masse, i quali, manipolando informazioni e opinioni, creano false realtà”. Comunicano tramite Irc chat (Internet Relay) un protocollo di messaggistica istantanea sul web, che permette sia di comunicare tra due utenti, sia un dialogo più ampio fra più persone, raggruppati in “stanze” tematiche, chiamate canali.
Ma chi è finito nel mirino di Anonplus di recente? Uno degli ultimi bersagli è un reggimento di cavalleria dell'esercito australiano (4th/19th Prince of Wales's Light Horse).
Un altro sito attaccato ilecproject.eu, che nell'ambito dello studio del diritto internazionale studia gli effetti della perdita della cittadinanza dell'Unione europea a causa della perdita della cittadinanza di uno Stato membro. Tra gli ultimi bersagli sbandierati da Anonplus troviamo infine l'Università di Roma.
A inizio febbraio l'attacco informatico di AnonPLus si era diretto contro il segretario della Lega Matteo Salvini. Oltre al consueto manifesto, pubblicato sul sito del leader del Carroccio, il gruppo aveva fatto sapere di aver sottratto il contenuto delle chat di Telegram del segretario.
Poco prima lo stesso gruppo aveva sbandierato la pubblicazione di una lista con gli iscritti al Pd di Firenze, con un documento che conteneva anche un vecchio numero di cellulare di Renzi. Oggi è toccato al sito de il Giornale, con la pubblicazione di una notizia palesemente falsa: "Berlusconi in galera. Anonplus fornisce prove alla magistratura".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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