La regina Elisabetta II ha un nuovo nemico che viene dall'India. Si tratta di un gruppo che si è dato il nome di "Montagna di Luce" e che ha deciso di battersi per un diamante da 139 milioni di euro che attualmente fa parte dei gioielli della corona britannica.
L'India adesso lo rivuole indietro. Molte stelle di Bollywood e molti uomini d'affari si sono coalizzanti e hanno incaricato una squadra di avvocati di intentare una causa alla Corte di Londra per rientrare in possesso del diamante Koh-i-Noor.
Il gruppo sostiene che il diamante di 105 carati è stato rubato dalla sua vera casa che si trova in India e chiede al governo britannico la restituzione. La pietra è "uno dei numerosi reperti prelevati dall'India in circostanze dubbie", ha detto un membro.
La tesi è che la colonizzazione britannica dell'India ha "rubato la ricchezza e distrutto la psiche del Paese".
Il diamante si trova incastonato nella corona indossata dalla Regina Madre per l'incoronazione di suo marito re Giorgio VI nel 1937 e di nuovo per l'incoronazione della regina Elisabetta nel 1953. La pietra, Un tempo conosciuta come il diamante più grande del mondo era stato dato alla regina regnante del tempo dall'ultimo sovrano dei sikh, Duleep Singh, a seguito dell'annessione del Punjab ai territori della Corona inglese.
Bhumicka Singh, una star di Bollywood che fa parte del gruppo, ha dichiarato: "Il Koh-i-noor non è solo una pietra di 105 carati, ma fa parte della nostra storia e della nostra cultura e deve essere restituita senza dubbio".
L'espediente utlizzato dai legali di Montagna di Luce sarebbe lo Shoah Act, che dà alle istituzioni nazionali nel Regno Unito il potere di far rientrare le opere d'arte rubate.
Lo storico Andrew Roberts ha detto al Daily Mail: "Coloro che sono coinvolti in questo caso ridicolo dovrebbero riconoscere che i gioielli della Corona britannica sono proprio il posto giusto per il diamante Koh-i-Noor, il giusto riconoscimento e la giusta
gratitudine nei confronti dell'apporto che la Gran Bretagna ha portato in India in termini di modernizzazione, sviluppo, tutela, unificazione linguistica e in ultima analisi, democratizzazione del sub-continente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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