Migranti, Mediterraneo sempre più affollato: Emergency mette in mare un'altra nave

Un'altra nave ong si aggiunge a tutte quelle che operano nel Mediterraneo centrale: Emergency ha presentato la sua Life Support

Migranti, Mediterraneo sempre più affollato: Emergency mette in mare un'altra nave

Tra poche settimane una nuova nave ong prenderà il largo dall'Italia per andare a operare nel Mediterraneo centrale, al largo delle coste della Libia. È la nave di Emergency, Life Support, che può ospitare fino a 175 migranti. Ieri è stata presentata a Genova, dove nel prossimo weekend sarà in mostra per chiunque volesse visitarla ma, soprattutto, per continuare nella propaganda buonista mentre poco più a sud rispetto a Genova, a Lampedusa, si registrano migliaia di persone nell'hotspot e un sistema di accoglienza al collasso.

Senza citare la brutale aggressione alla poliziotta, stuprata da un migrante al termine dell'orario di servizio, o lo stupro della Garbatella, solo per dirne un paio. Tutte situazioni che dovrebbero far riflettere sulla necessità di regolamentare gli sbarchi in Italia, che invece vengono ignorate da chi non considera quello che accade dopo lo sbarco, quando alle migliaia di migranti (oltre 76mila solo quest'anno) l'Italia non è in grado di fornire assistenza, lasciandoli preda del degrado e della delinquenza. Per altro, di tutti quelli che arrivano, solo una minima parte sono meritevoli di protezione internazionale. Tutti gli altri sono semplicemente irregolari, presenti illegalmente sul nostro territorio e qualcuno, prima o poi, si dovrà assumere la responsabilità.

Questa sorta di "open day" sulla nave di Emergency, stando alle parole del presidente di Emergency Rossella Miccio, vuole essere "un'occasione di riflessione sulla necessità di avere politiche migratorie che salvaguardino la vita umana. Questo nuovo impegno contribuirà a riempire il vuoto lasciato da Italia e Ue che avrebbero la responsabilità primaria di garantire il coordinamento delle attività di ricerca e soccorso e, prima ancora, di garantire percorsi legali, sicuri e rispettosi dei diritti umani a coloro che scappano da guerre, violenza e povertà".

Emergency è convinta che sia "necessario prevedere canali di accesso legali e sicuri per le persone che devono lasciare i loro Paesi, perché non siano

costrette a mettere a rischio la propria vita per arrivare in Europa. Fino a quando l'Italia e l'Europa non daranno una risposta, Emergency continuerà a stare con chi salva, accoglie e non si gira dall'altra parte".

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