Emergenza migranti in Sicilia, nuova ordinanza: “Quarantena sulle navi Ong”

Il presidente della Regione Siciliana Musumeci a muso duro con il premier Conte: "Ci sono decine di positivi al Covid"

Emergenza migranti in Sicilia, nuova ordinanza: “Quarantena sulle navi Ong”

Lo aveva annunciato. Ma in serata lo ha scritto nero su bianco. Il governatore della Sicilia Nello Musumeci ha emanato una nuova ordinanza in tema di coronavirus. In particolare, il presidente della Regione interviene sul tema dell' emergenza migranti, dopo le critiche mosse in questi giorni al governo nazionale. Se il presidente della Regione Calabria Jole Santelli ha indirizzato una lettera al premier, Giuseppe Conte, in cui intimava di chiudere i porti, Musumeci di fatto con la nuova ordinanza composta da cinque articoli è come se lo avesse fatto. “I migranti che raggiungono le coste siciliane con imbarcazioni di grandi dimensioni, con mezzi di soccorso delle Ong, o di organizzazioni statali, europee e internazionali, ovvero con mezzi propri, sono sottoposti a visita medica” e “sono posti in quarantena per un tempo non inferiore a 14 giorni a bordo della nave di arrivo, dove ciò sia consentito in sicurezza, o su ‘navi-quarantenà all’uopo predisposte dalle Autorità del governo centrale“. Questo è quanto scritto nel primo articolo dell'ordinanza. Lapidario per le organizzazioni non governative che ad oggi sono stati i fautori e protagonisti degli sbarchi di migranti sull'Isola.

Nello Musumeci attua la nuova ordinanza (leggi qui il provvedimento) per evitare il potenziale rischio di contagi da Covid-19. Proprio l'Asp di Ragusa ha accertato altri 11 casi di migranti positivi sbarcati nelle coste orientali della Sicilia.

Il provvedimento prevede anche l’obbligo di eseguire gli accertamenti sierologici per tutti i migranti e anche il tampone per chi presenta i sintomi da infezione da Coronavirus. Gli esami, dove possibile, sono da eseguire sulle navi. Il decreto istituisce anche le “Aree speciali di controllo nelle zone portuali di sbarco e vicino agli hot spot, dalle quali è fatto divieto di uscire”.

Previsto anche che “le Prefetture competenti informino dell’arrivo dei migranti l’autorità sanitaria regionale” e che “del trasferimento dei migranti presi in carico nei centri d’accoglienza e comunque sbarcati in Sicilia” venga “data tempestiva comunicazione da parte delle Prefetture competenti per territorio al dipartimento della Protezione civile della Presidenza della Regione Siciliana“.

"Le Ong lo sappiano con assoluta chiarezza. In Sicilia la quarantena si fa a bordo delle navi. Sulla terra ferma non è possibile. C’è tensione con le popolazioni locali. C’è un serio problema con un mancato controllo dello Stato. E invece il ministero dell’Interno pensa di scaricare l’emergenza alle Prefetture e ai sindaci. Meno arroganza. Noi abbiamo istituito delle aree speciali all’interno dei porti.

Nessuno puo’ andare oltre quella fetta di territorio. Pretendiamo controlli di polizia severissimi all'interno degli hotspot dai quali purtroppo gli immigrati continuano ad allontanarsi", ha rincarato la dose Musumeci attraverso i social.

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